FULMEN. Censure spirituali e governo nell’arco della tradizione cristiana (IV-XXI secolo)

  • Sezioni : Antichità, Medioevo, Epoca moderna e contemporanea
  • Sotto l’alto patronato scientifico e con la partecipazione attiva di Agostino Paravicini Bagliani (SISMEL, AIBL)
  • Responsabile generale: Julien Théry-Astruc, Université Lumière di Lione / CIHAM, UMR 5648
  • Responsabili: Fabien Archambault, professore associato, Università di Limoges / CRIHAM, EA 4270; Véronique Beaulande-Barraud, professoressa associata HDR, Università di Reims / CERHIC, EA 2616; Irène Favier, professoressa associata, Università di Grenoble / LARHRA, UMR 5190; Arnaud Fossier, professore associato, Università di Borgogna / Centre Georges Chevrier, UMR 7366; Vincenzo Lavenia, professore associato, Università di Macerata, Dipartimento di scienze politiche; Benoît Schmitz, ATER, École normale supérieure di Parigi

Presentazione

Le pratiche di censura o sanzione canonica (scomunica, interdetto e sospensione) nelle società cristiane presentano sin dalle origini, e più ancora dalla loro giuridicizzazione nel Medioevo centrale, forti continuità.

Il progetto FULMEN si è posto come obiettivo di analizzarle privilegiando un approccio comparativo di lungo periodo. Il contesto di studio privilegiato è quello della cristianità cattolica, senza trascurare per questo il mondo ortodosso e protestante né, d’altra parte, i possibili parallelismi con le forme di esclusione in altre religioni tradizionali, in particolare quelle del mondo musulmano. Le prospettive principali sono due: i rapporti tra interiorità del soggetto e governo; i rapporti tra poteri secoli e istituzione ecclesiastica. Come prende forma la tradizione della scomunica nel cristianesimo tardo-antico, tra influenza della cultura rabbinica e normatività romana? Come si articolano poi anatemi e ordine sociopolitico nel corso di un alto Medioevo caratterizzato dalla scarsa autonomia dell’istituzione ecclesiale rispetto alle potenze laiche? A un’età d’oro del governo mediante le sanzioni canoniche succede nel XII e XIII secolo un lento arretramento, che va di pari passo con quello dell’universalità della giurisdizione ecclesiastica. In che modo gli usi e gli effetti sociopolitici della scomunica e dell’interdetto persistono e si riconfigurano nel corso del tempo, secondo i contesti politico-religiosi? E che cosa resta di essi in un mondo in cui la religione ha largamente perduto il suo ruolo di principale organizzatore della società?

Il blog accademico fulmen.hypotheses.org offre un punto di raccordo ai ricercatori coinvolti riunendo diversi materiali riguardanti la storia delle censure e la loro attualità, nonché informazioni sulla condizione attuale della ricerca internazionale.

Le ricerche collettive del 2017-2021 seguono quattro direzioni:

  • Principali elementi di confronto delle forme assunte dalla coercizione, l’esclusione e la reinclusione nelle tradizioni dell’ebraismo, del cristianesimo e dell’islam.
  • Lancio, rilancio e rimozione delle censure (dichiarazione, promulgazione, pubblicazione, reiterazione, riconciliazione, assoluzione).
  • Censure spirituali e (geo)politica: da Teodosio a Juan Peron, dalla scomunica dei ghibellini a quella dei comunisti.
  • Resistenze, contestazioni, polemica, derisione: Brutum fulmen, o “il papa fabbro”.

Nell’ambito del programma, è stato inoltre aperto nel 2017 un nuovo database di lettere pontificie evolutivo e collaborativo, APOSCRIPTA database–Lettres des papes, consultabile gratuitamente online sul sito TELMA: http://telma-chartes.irht.cnrs.fr/aposcripta/pages/presentation

 

Parole chiave

Religione e politica; governo; Chiesa cattolica; spirituale e temporale; censure canoniche; scomunica

 

Questa pagina è una traduzione dal francese, pubblicata il 16/11/2020.

Laboratoire International Associé (LIA)

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