Da una trentina d’anni, le ricerche sulla produzione nel mondo romano, inserite nel rinnovamento delle questioni storiografiche riguardanti l’economia antica, hanno conosciuto un forte sviluppo. Tuttavia, malgrado il moltiplicarsi degli studi, i legami tra le ricerche archeologiche sulle forme di produzione e la storia economica sembrano essersi dilatati a vantaggio di un maggiore interesse per il commercio e le modalità di coinvolgimento nell’economia da parte delle élite.

Tale movimento può essere invertito privilegiando un approccio microeconomico attraverso il confronto tra Pompei e Delo, due città situate in due regioni lontane dall’Impero che presentano un eccezionale stato di conservazione in momenti distinti dei primi secoli della nostra era. Se Pompei ha approfittato di un recente progresso sulle questioni legate alle produzione grazie ai lavori che il Centre Jean-Bérard di Napoli svolge da oltre dieci anni, a Delo le conoscenze per il periodo imperiale restano più labili.

Questo progetto mira ad analizzare il funzionamento dell’economia urbana antica, considerata nell’ottica delle attività di produzione. Si procederà a confrontare il tessuto produttivo di due città mediterranee “medie” dell’Impero romano attraverso lo studio dei sistemi tecnici e l’identificazione delle attività di produzione svolte in ciascuno dei siti. Questo tipo di analisi comparativa o di controllo nel lungo periodo non era mai stata tentata finora, né a Delo né a Pompei.

Oltre alla pubblicazione dei nuovi dati scientifici ottenuti grazie a campagne di scavo e di pulitura nei due siti, questo progetto svilupperà un’attività di formazione sui propri metodi rivolta a giovani ricercatori attraverso seminari sulla sperimentazione archeologica, la storia economica delle tecniche e l’archeologia degli spazi urbani di produzione. Al termine dei quattro anni di ricerca, una mostra itinerante permetterà inoltre di presentare al grande pubblico questi due importanti siti sotto una nuova luce.