COMMUNAUTES. Alla ricerca delle comunità dell’Alto Medioevo: forme, pratiche, interazioni (VI-XI secolo)

  • Sezione: Medioevo
  • Responsabili: Geneviève Bührer-Thierry, professoressa dell’Université Paris 1-Panthéon-Sorbonne, LAMOP UMR 8589; Cristina La Rocca, professoressa dell’Università di Padova, direttrice del Dottorato Interateneo in studi storici, geografici e antropologici di Venezia-Padova-Verona

Presentazione

 

Il progetto si focalizza sulle piccole comunità che si basano su pratiche comuni a livello locale o regionale, cercando di individuarne gli elementi costituivi. Il concetto esogeno di “comunità” permette di orientare la riflessione non verso la sua “essenza”, bensì verso le modalità della sua realizzazione (attraverso lo spazio vissuto, la costruzione della memoria ecc.), e di valutare se l’espressione della sua identità sia consapevole o creata da un agente esterno (come il fatto di pagare le stesse tasse o di dover combattere ecc.).

Da un bilancio storiografico emergono due orientamenti principali: quello che identifica delle comunità religiose all’interno della società, e quello che studia l’istituzionalizzazione delle comunità. Se prima del XII secolo le comunità non rappresentano mai delle persone morali, alcuni storici non esitano tuttavia a parlare di “comunità” fin dall’alto Medioevo, in relazione con il territorio e con l’emergere della signoria. W. Davies utilizza il concetto di community territory per sottolineare il fatto che la proprietà contadina non è formata da una serie di entità isolate ma costituisce una rete di interrelazioni.

L’interesse scientifico di questo studio risiede nella discussione di concetti derivanti dalle scienze sociali, come la nozione flessibile di “comunità di pratiche” (E. Wenger): i membri di una comunità sono progressivamente “formati” attraverso la loro partecipazione sempre più completa alle attività del gruppo. Le loro interazioni con i membri esperti li trasformano progressivamente in membri a tutti gli effetti, a loro volta capaci di formare nuovi membri. Verranno inoltre considerati i modi di costruzione, ma anche di dissoluzione/distruzione delle comunità: costruzione attraverso la norma, attraverso processi di esclusione e inclusione, attraverso la costituzione di una gerarchia. Si affronterà infine la questione − cruciale – delle comunità ideali: lo studio dei discorsi che legittimano la comunità metterà in luce la maniera in cui essa si rappresenta, si riproduce, trasmette la propria memoria e orienta la costruzione delle identità dei soggetti che la compongono.

Il progetto ha già svolto tre incontri, i cui programmi, elencati di seguito, sono in via di pubblicazione per le edizioni Brepols (collezione «Haut Medioevo»). Il prossimo incontro sul tema “Agire in comune” ha avuto luogo a Farfa nell’ottobre 2019.

Calendario delle operazioni

  • 10-11 marzo 2017 à Boulogne-sur-Mer : « Communautés maritimes et insulaires dans le haut Moyen Âge » (Comunità marittime e insulari nell’alto Medioevo)
  • 28-30 settembre 2017 à Tübingen (Eberhard Karl Universität) : « Les communautés menacées au haut Moyen Âge » (Comunità minacciate nell’alto Medioevo)

 

Questa pagina è una traduzione dal francese, pubblicata il 4/11/2020.

Laboratoire International Associé (LIA)

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