BABELROME. Babele - Roma. La natura del mondo e le sue lingue nella Roma del XVI secolo

  • Sezione: Epoca moderna e contemporanea
  • Responsabili: Elisa Andretta, responsabile di ricerca, CNRS-LARHRA, Lyon; Antonella Romano, direttrice di studi, EHESS-Centre Alexandre Koyré di Parigi, e direttrice du Centre Alexandre Koyré

Presentazione

Questo progetto di ricerca si inserisce nella prospettiva della storia globale dei saperi. Prendendo come epicentro la Roma del XVI secolo, esso si propone di analizzare i gesti colti e ordinari che hanno accompagnato la trasformazione dell’Urbs in città-mondo. Si parte dell’ipotesi secondo cui, nel XVI secolo, l’allargamento del mondo alle sue quattro parti per gli Europei avrebbe imposto allo stato pontificio di elaborare un nuovo programma di conoscenza del globo in grado di garantirgli i mezzi per rinnovare il proprio magistero universale. Il progetto è volto a esaminare questo programma secondo una prospettiva originale: quella delle articolazioni dei saperi sulla natura e sulle lingue che, a Roma, condividono spesso gli stessi luoghi di elaborazione, gli stessi attori e gli stessi strumenti intellettuali. Tale articolazione è considerata un tratto specifico del contributo romano ai molteplici processi europei di inglobamento del mondo, il che ci ha portato a privilegiare, nello studio, i legami specifici creatisi tra Roma e il mondo iberico.

Le ricerche in questione si situano all’incrocio tra diverse storiografie (storia delle scienze e dei saperi, storie dell’erudizione, storia diplomatica) in pieno rinnovamento. Si fondano quindi su due ipotesi di lavoro: Roma può essere oggetto di un’indagine di storia globale; il progetto messo in atto dal potere pontificio e i suoi diversi organi per dar conto di un mondo in fase di espansione ha implicazioni di ordine scientifico e filosofico che giustificano, per lo storico, il passaggio dalla storia del religioso a quella della storia dei saperi.

Il progetto si basa su diversi assi di ricerca in fase di elaborazione da parte di un gruppo internazionale composto da colleghi appartenenti a diverse tradizioni storiografiche.

Il progetto mira pertanto a produrre un contributo scientifico inedito su Roma e la fabbrica dei saperi del mondo nel XVI secolo.

Partenariato

Babel Rome riunisce 15 ricercatori: Olivia Adankpo-Labadie, Antonio Andrade, Elisa Andretta, Jean-Marc Besse, Michela Bussotti, Mario Casari, Romain Descendre, Ariana D’Ottone, Aurélien Girard, Oury Goldman, Rafael Mandressi, José Pardo Tomas, Giovanni Pizzorusso, Antonella Romano, Maria Antonietta Visceglia.

Essi rappresentano 10 istituzioni francesi e straniere: CAK, LARHRA, UMR 8504 Géographie-Cité, EFEO, Triangle-ENS Lyon, Université de Reims; Sapienza-Università di Roma, Università di Chieti, IMF-CSIC, Universidade de Aveiro.

Il progetto è finanziato principalmente dall’École française de Rome, il Centre A. Koyré e il LARHRA. Contributi finanziari regolari saranno garantiti dalla Sapienza-Università di Roma e dall’Université de Reims a partire dal 2018.

Questa pagina è una traduzione dal francese, pubblicata l'11/12/2020.

Laboratoire International Associé (LIA)

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