NORMES. Norme e pratiche religiose tra Oriente e Occidente (IX-XIX secolo). Una storia incrociata delle circolazioni tra le comunità cristiane d’Europa e del Mediterraneo

  • Sezioni: Medioevo, Epoca moderna e contemporanea
  • Responsabili: Camille Rouxpetel, ex membro dell’EFR e dottore in studi medievali, Université Paris IV, Sorbonne; Laurent Tatarenko, dottore in storia moderna (CERCEC)
  • Rete delle EFE: in collaborazione con l’École française d’Athènes
  • In partenariato con il CRFJ

Presentazione

Come si costruiscono, nel lungo periodo, i quadri normativi delle popolazioni cristiane dello spazio europeo e mediterraneo?

La nostra indagine esplorerà in una prospettiva incrociata i rapporti tra la tradizione “latina”, “greca” e “orientale”, spesso rinegoziati attraverso aggiustamenti complessi delle pratiche e sotto l’influenza di poteri politici – cattolici, ortodossi, protestanti o islamici – concorrenti.

L’obiettivo sarà cogliere le circolazioni tra i diversi modelli che hanno (ri)plasmato a diversi livelli i confini delle comunità grazie ai fenomeni di concorrenza, rifiuto o mimetismo. Il progetto svilupperà tale problematica esaminando quattro temi principali: gli spazi sacri, l’impronta dei sacramenti nelle regolazioni sociali, le appartenenze comunitarie e le costruzioni politiche e, infine, la definizione e gli usi dell’archivio.

La storiografia delle relazioni tra le Chiese d’Oriente d’Occidente è stata a lungo segnata dalla pregnanza delle questioni ecclesiologiche reinterpretate alla luce di interessi politici e nazionali. Questa focalizzazione si spiega in due modi: innanzitutto con l’influenza del contesto contemporaneo nella percezione che gli autori hanno dei passati scambi intercomunitari e interconfessionali, quindi con la natura stessa della documentazione disponibile. Questa rivela un noto squilibrio, amplificato per il periodo medievale, tra le fonti disponibili per le Chiese d’Oriente e quelle d’Occidente, e accorda un ruolo predominante agli atti conciliari, alla corrispondenza diplomatica e alle fonti narrative.

Il progetto propone quindi di riflettere sul concetto stesso di norma ecclesiastica, tra pratica e modello: quali sono i processi seguiti nell’enunciazione di una norma e cosa ne è del suo potere performativo rispetto alle pratiche quotidiane della Chiesa? La rilevanza di questo interrogativo si rivela pienamente solo nel lungo periodo, andando ben oltre le barriere che separano l’epoca medievale, moderna e contemporanea e le demarcazioni tra gli specialisti d’Oriente e d’Occidente, i teologi o gli storici. Solo un approccio comparativo attraverso il tempo e i territori, all’interno di contesti politici differenti, permette di comprendere appieno dei fenomeni tutt’altro che lineari. In che modo i rapporti tra poteri sovrani, Chiese e comunità influenzano la definizione delle pratiche e dell’identità propria di queste ultime? La varietà dei contesti giuridici, particolarmente della dhimma, che a sua volta mescola una diversità di situazioni, contribuisce alla precarietà dell’identità collettiva di ciascuna Chiesa e comunità, riformulata in una tensione permanente tra autodefinizione e riconoscimento da parte delle autorità, legittimità storica e opportunità sociale. Per tale ragione ciascuno dei tre poli istituzionali del progetto chiarisce in maniera diversa la produzione normativa: Gerusalemme per la competizione esacerbata tra le diverse comunità cristiane sotto la sovranità islamica; Roma per le sue costanti interazioni con l’insieme della cristianità, e Atene per la rilevanza dell’eredità bizantina come riferimento accettato o combattuto nell’insieme delle tradizioni cristiane di rito orientale.

Parole chiave

Cristiani d’Oriente e d’Occidente; Vicino Oriente; Europa orientale et balcanica; mondo bizantino; studi interculturali; storia istituzionale; storia connessa; Medioevo; epoche moderna e contemporanea

Numeri chiave

Nel 2017:

  • 2 incontri scientifici, a Roma e a Gerusalemme;
  • 5 missioni archivistiche nelle tre aree messe in relazione dal progetto: il Vicino Oriente, l’area egea e l’Europa centrale e orientale;
  • Una trentina di ricercatori coinvolti.

Blog accademico per ulteriori informazioni

https://normesrel.hypotheses.org

 

Calendario delle operazioni

Nel 2017 si sono svolti due eventi scientifici pubblici:

  • 6 febbraio 2017, Roma, École française de Rome, Building Confessional Identities in the Ottoman Empire (16th-18th centuries) (Costruire identità confessionali nell’Impero ottomano [XVI-XVIII sec]).
  • 29-31 maggio 2017, Gerusalemme, Centre de recherche français à Jérusalem, Normes et territorialité entre Orient et Occident: invention, partage et mémoire des espaces sacrés (Norme e territorialità tra Oriente e Occidente: invenzione, condivisione e memoria degli spazi sacri).

Risultati previsti

Le attività di spoglio in archivio, condotte in area slava (L’viv, Vilnius e Kotor), permetteranno di costituire un dossier sull’esercizio del diritto di patrocinio e la gestione dei beni ecclesiastici da parte delle comunità parrocchiali nei confini confessionali dell’Europa centrale e balcanica (XVI-XVIII sec.). Le missioni archivistiche condotte a Gerusalemme mirano a comprendere le concorrenze territoriali tra le diverse Chiese nei principali luoghi santi in Palestina nel periodo mamelucco (XIV-XVI sec.).

Questa pagina è una traduzione dal francese, pubblicata il 31/03/2020.

Laboratoire International Associé (LIA)

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