Resilienza: identità democratica e violenza
Bologna
From 12/04/2015 to 12/05/2015
Presentazione
Il progetto analizza su come e in quale misura la democrazia italiana, pur nelle sue contraddizioni di forza e di debolezze, si sia ricostruita nel tempo in reazione ad episodi di violenza sociale, politica e criminale. Nel terzo seminario che si tiene a Bologna, dopo i primi due svoltisi a Parigi e a Roma, la riflessione si sofferma sui temi memoriali e simbolici: commemorazioni e manifestazioni periodiche, giornate della memoria, associazionismo delle vittime e dei loro parenti, reazioni spontanee ed organizzate alla violenza, rituali, più in generale memoria pubblica e rappresentazione mediatica di fatti, avvenimenti, processi, inchieste. Se molti lavori sono stati realizzati o sono in corso di realizzazione sulla memoria dei conflitti militari, degli stermini e dei genocidi, gli episodi di violenza propri all’Italia repubblicana attendono ancora studi ed approfondimenti. Il seminario a Bologna intende fare il punto sulle ricerche compiute e in corso, soffermandosi sulla forza e sulla dimensione mobilitante delle memorie come spinta e legame sociale verso la partecipazione e l’intervento politico. I relatori sono invitati a riflettere sulla specificità italiana, rispetto ad altri paesi europei (in particolare rispetto a Francia e Germania) nei quali le libertà democratiche sono state altrettanto colpite da atti violenti e terroristici, e su come la sua identità democratica si sia costruita attorno a figure di vittime (della mafia, del terrorismo “rosso” e “nero”, ecc.) particolarmente emblematiche, ciascuna delle quali ha generato un richiamo popolare e un suo rituale, contribuendo a rinnovare la “religione civile” democratica e repubblicana. L’incontro intende analizzare la circolazione di procedure simboliche da un universo memoriale ad un altro, in particolare dal “dovere alla memoria” per stermini, genocidi e Shoa della prima metà del Ventesimo secolo ai casi violenza nell’Italia repubblicana, e comprendere come esse siamo divenute cardine di un impegno civile condiviso nella società contemporanea.
Comitato scientifico
Patrizia Dogliani e Marie-Anne Matard-Bonucci
Il convegno è il terzo seminario italo francese organizzato nell’ambito del programma di ricerca L’Impatto delle violenze politiche e sociali sulla democrazia italiana / L’impact des violences politiques et sociales sur la démocratie italienne promosso dall’École française de Rome, in collaborazione con l’Université de Grenoble, l’Università di Bologna e l’Université de Paris 8.
Programma
4 dicembre 2015
Aula Prodi, San Giovanni in Monte, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
9.30: Saluto e apertura dei lavori da parte di Francesca Sofia, direttrice del Dipartimento e introduzione ai lavori di Marie-Anne Matard-Bonucci (Université de Paris 8)
9.30/13.30 Prima sessione
Presidenza e moderazione: Marica Tolomelli e Alessio Gagliardi (Università di Bologna)
10: Sante Cruciani (Università della Tuscia) – Maria Paola Del Rossi (Università di Teramo), L’Italia repubblicana e la strage di Portella della Ginestra: commemorazioni politiche, memoria pubblica, rappresentazioni mediatiche (1947 – 2012)
10.45: Matteo Di Figlia (Università di Palermo), Raccontare Peppino Impastato. Genesi e trasformazioni di una narrazione pubblica
11.30: Marcello Ravveduto (Università di Salerno), La religione civile dell’antimafia e la geografia della memoria
12: Charlotte Moge (Université de Grenoble), La costruzione di una memoria pubblica della lotta alla mafia: le vittime come nuovo paradigma identitario
12.30/13.30: Dibattito
15h/18.45 Seconda sessione
Presidenza e moderazione: Angelo Ventrone (Università di Macerata) e Mirco Dondi (Università di Bologna)
15: Thibault Guichard (Université Paris 8), Commemorare i fratelli Rosselli nel 1977: un modo di consolidare la democrazia
15.30: Monica Galfré (Università di Firenze), La morte che divide: i funerali degli anni di piombo
16h/16.30: Dibattito
16.45: Grégoire Le Quang (Université Paris 8), Memoria delle violenze, violenza delle memorie. Identità e conflitti nelle narrazioni dei protagonisti della lotta armata, 1981 – 2011
17.15: Eddy Olmo Denegri (Università di Genova), G8 Fiction: Memoria e narrazione di Genova 2001 tra letteratura, cinema, canzone e graphic novel
Ore 17.45 /18.45: Discussione generale e conclusioni della giornata
Lingue di lavoro della giornata: italiano e francese
5 Dicembre 2015
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore, Sala Imbeni
10-12.30 Tavola rotonda
Una città, tante memorie. Pratiche e politiche della memoria in un contesto urbano
Saluti di Simona Lembi, presidente Consiglio comunale di Bologna
Introduzione: Cinzia Venturoli (Università di Bologna), Pratiche e politiche della memoria a Bologna dagli anni Settanta ad oggi
Coordina: Patrizia Dogliani (Università di Bologna)
Partecipano alla tavola rotonda i rappresentanti delle Associazioni, tra questi: Rosanna Zecchi (Uno Bianca); Sen. Paolo Bolognesi (2 Agosto), Andrea Benetti/Daria Bonfietti (Ustica), avv. Andrea Speranzoni (parte civile vittime stragi), e i relatori della giornata di studio del 4 dicembre, insieme a Giulia Albanese (Università di Padova), Massimo Baioni (Università di Siena).
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