Comunicato - Ciclo "Gli Ottomani e il passato mediterraneo: narrazioni, eredità, patrimonio"

Per la settima edizione delle "Lectures méditerranéennes", l'École française de Rome invita Edhem Eldem, professore dell'Università del Bosforo, Istanbul.

Rome, 19/12/2022

Gli Ottomani e il passato mediterraneo: narrazioni, eredità, patrimonio

Ciclo di conferenze di Edhem Eldem, da gennaio a maggio 2023

 

Nell'ambito della 7a edizione delle Lectures méditerranéennes 2023 dell’École française de Rome.

Ciclo organizzato dall'École française de Rome in partenariato con l'Ambasciata di Francia in Italia, l'Institut français Italia, il Museo Nazionale Romano, l'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici e l'Institut français Centre Saint-Louis.

 

Tema delle conferenze

È ampiamente riconosciuto che, almeno nel XVI secolo, l’Impero Ottomano era una potenza mediterranea e come tale contribuì alla costruzione dell’Europa, eppure la tendenza della narrazione occidentale è quella di considerarlo un intruso, con un atteggiamento che varia dall’emarginazione politica all’esclusione culturale. Questo ciclo di conferenze si concentrerà su quest’ultimo aspetto, non tanto nel tentativo di ribaltare la tesi dell’esclusione, quanto per offrire un esame critico della natura – e dei limiti – del legame tra l’Impero Ottomano e alcuni aspetti del patrimonio e del retaggio mediterranei.

La visione di un impero situato al crocevia delle principali civiltà mediterranee è un luogo comune, tuttavia come la maggior parte dei cliché ha la sua parte di verità. In linea con questa logica, ognuna delle quattro conferenze del ciclo sarà dedicata a un caso collegato con una particolare dimensione dell’eredità in questione: 1) Roma e Bisanzio; 2) l’epopea di Alessandro; 3) il patrimonio monumentale e museale del Mediterraneo orientale; 4) quello della civiltà arabo-musulmana.

Le prime due conferenze condivideranno un approccio più storiografico, e saranno incentrate su narrazioni e documenti testuali e iconografici riferiti a un “lungo periodo”, dall’inizio dell’era moderna alla fine del Novecento. Le ultime due riguardano invece un patrimonio più materiale e tangibile e si concentreranno sul lungo Ottocento.

 

Programma

Prima stagione "Narrazioni"

Roma dopo Roma dopo Roma : gli Ottomani e l’eredità romana e bizantina

Martedì 17 gennaio 202318:30-20:00

Ambasciata di Francia in Italia Institut français Italia, palazzo Farnese, piazza Farnese 67

Nel 1935, Nicolae Iorga scelse il titolo Bisanzio dopo Bisanzio (Bizanţ după Bizanţ) per il libro in cui descriveva i segni della sopravvivenza della civiltà bizantina nell’Impero Ottomano. Da allora, l’idea di una continuità tra Impero bizantino e ottomano si è fatta strada con diversi gradi di successo a seconda del contesto e del periodo. L'immagine del conquistatore di Costantinopoli, Mehmed II, come principe rinascimentale consapevole di questa eredità e rivendicante un titolo romano, rimane uno dei punti di forza della continuità imperiale. Sebbene queste constatazioni forniscano un valido argomento contro le derive del concetto di "conflitto di civiltà", è legittimo chiedersi quanto esse possano reggere a un esame più rigoroso, capace di andare al di là di alcuni casi suggestivi ma in fondo aneddotici. Sarà questo l’obiettivo della conferenza, che analizzerà l’evoluzione e le modalità in cui il retaggio imperiale veniva percepito e usato dagli Ottomani – dal XV al XX secolo, cioè fino alla fine dell’impero – ma anche dagli storiografi della Turchia repubblicana fino ai nostri giorni.

Per partecipare alla conferenza inaugurale: prenotazione obbligatoria tramite il formulario online - POSTI ESAURITI

 

Alessandro fra i Turchi : le vicissitudini del romanzo di Alessandro nell’Impero ottomano

Martedì 24 gennaio 2023, 18:00-19:30

Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps, via di S. Apollinare, 8 (piccolo teatro)

 

Benché Roma e Bisanzio costituissero un’eredità storica che in qualche modo legava gli Ottomani a un passato comune o parallelo con l'Europa mediterranea, vi era un’altra eredità, questa volta greca o meglio macedone, il cui fascino e prestigio fu molto maggiore nella tradizione ottomana: quella di Alessandro Magno, İskender/Eskandar per gli orientali. Infatti, sebbene Roma e Bisanzio occupassero un’importanza centrale nelle narrazioni storiche, Alessandro ebbe il vantaggio di vedersi consacrare un'esclusiva epopea a carattere eroico e fantastico, nota come "romanzo di Alessandro" e resa universale dalla traduzione in quasi tutte le lingue della tarda antichità e del Medioevo. A partire dalla fine del XIV secolo, in Anatolia apparve una versione turca di questo romanzo con il nome di İskendername, fortemente influenzata dalle versioni persiane. Basandosi su un episodio del racconto, quello di Alessandro e Candace, la conferenza metterà in luce la sorprendente originalità di questo testo e, soprattutto, la sua incredibile longevità, almeno fino alla fine dell'Ottocento, mentre le sue versioni occidentali già da tempo erano relegate al rango di rarità filologiche.

Ingresso libero nel limite dei posti disponibili.

Prenotazione consigliata tramite il formulario online.

 

Seconda stagione "Patrimonio"

La preistoria della museologia ottomana : visitatori, turisti, monumenti e collezioni a Istanbul, 1800-1870

Mercoledì 19 aprile 2023, 18:00-19:30

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, viale della Trinità dei Monti, 1

 

Costantinopoli ha da sempre catalizzato la curiosità dei viaggiatori occidentali, che in questa città ricercano sia le antichità del passato bizantino, sia i misteri e l'esotismo di una capitale orientale. Con l'avanzare del XIX secolo, il numero di questi visitatori crebbe in modo vertiginoso e il loro profilo si diversificò: aristocratici, antiquari, diplomatici, artisti, romanzieri, ufficiali, dilettanti e, soprattutto, turisti comuni attratti da un Oriente sempre più accessibile. Oltre ai resoconti e ad altre fonti occidentali che documentano le esperienze personali di questi viaggiatori, gli archivi ottomani conservano migliaia di domande di permesso per visitare monumenti e musei. Questi archivi rivelano quanto la curiosità europea abbia contribuito allo sviluppo di una museologia ottomana che cercava di soddisfare al contempo gli standard scientifici occidentali e le aspettative esotiche degli stranieri in visita. Sulla base di queste fonti, la conferenza ripercorrerà le principali tappe della nascita della museologia ottomana.

Ingresso libero nel limite dei posti disponibili - POSTI ESAURITI

 

Gli Ottomani in Andalusia : sguardi incrociati sull’Alhambra nel lungo Ottocento

Martedì 2 maggio 2023, 18:00-19:30

Institut français Centre Saint-Louis, largo Toniolo, 22

L'Alhambra di Granada, uno dei monumenti più famosi e visitati del XIX secolo, ha giocato un ruolo eccezionale nell'immaginario occidentale, dall'infatuazione per l'architettura moresca fino alle fantasie medievaliste e orientaliste di artisti e scrittori europei e americani. Eppure di solito si ignora che questo magnifico complesso palaziale arabo-musulmano è stato anche il centro dell’interesse di un certo numero – minore, ma comunque considerevole – di non europei, tra i quali i sudditi dell’Impero Ottomano occupano un posto predominante. Seguendo le tracce di questi visitatori inattesi attraverso le pagine del registro delle visite conservato dal 1829, e integrando queste informazioni con lo studio di altre fonti disponibili (stampa spagnola e granadina, resoconti di viaggio, memorie e ricordi, documenti d'archivio), questa conferenza mostrerà come i sudditi ottomani scoprirono l'Alhambra e come – a seconda del loro retroterra culturale (turco o arabo) ma anche dell’identità religiosa – questa scoperta abbia scatenato reazioni molto diverse, dalla nostalgia per un passato mitico all’emulazione dei gusti occidentali e dei sentimenti nazionalisti fino all’appropriazione dei cliché orientalisti.

Ingresso libero nel limite dei posti disponibili.

Prenotazione consigliata tramite il formulario online, che sarà pubblicato sul sito dell'EFR prima della conferenza.

 

“LECTURES MÉDITERRANÉENNES”

Dal 2016, le “Lectures méditerranéennes” organizzate a Roma esplorano la storia del Mediterraneo da diverse angolazioni. Le precedenti conferenze hanno trattato i seguenti temi: Mazarin et l'Italie raccontato da Olivier Poncet (École nationale des Chartes), Un nuovo mondo nel Mediterraneo: l'Islam (VII-X sec.) presentato da Annliese Nef (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne), Sorelle latine con Andrea Giardina (Scuola Normale Superiore di Pisa), I viaggi filosofici di Averroè, Maimonide e Montaigne interpretato da Ali Benmakhlouf (Université Paris-Est Créteil), Gli insulti del giovane Dante. Poesia e politica a Firenze, con Giuliano Milani (Université Gustave Eiffel - Paris Est), e Dalla res publica alla repubblica, tra antichità e modernità con Claudia Moatti (Université Paris 8 et University of Southern California - Los Angeles).

Queste “letture” intendono sottolineare il ruolo centrale giocato dallo spazio mediterraneo nella costruzione del mondo europeo, come lo traduce l’espressione «culla di civiltà» spesso utilizzata a tal proposito. Da millenni queste ultime si sono succedute forgiando un universo la cui originalità è stata più volte sottolineata.

Si tratta d’interrogare la realtà contemporanea del Mediterraneo al prisma delle diverse scienze sociali. Rivisitare le epoche e i personaggi del passato posando su di loro il nostro sguardo e le nostre domande di uomini e donne del XXI secolo, dare ai grandi interrogativi che attraversano questo inizio del secondo millennio (mobilità, ambiente, religione, territorio, etc.) la profondità della riflessione storica, questa è l’ambizione che guida le “letture”.

 

Il relatore dell'edizione 2023 : Edhem Eldem

Professore al dipartimento di storia dell’Università di Boğaziçi (del Bosforo) a Istanbul, Edhem Eldem ha insegnato anche a Berkeley, Harvard, Columbia, all’École des hautes études en sciences sociales, all’École pratique des hautes études, all’École normale supérieure ed è stato titolare della cattedra internazionale di storia turca e ottomana al Collège de France. Specialista dell’Impero ottomano del XIX secolo, le sue ricerche e pubblicazioni vertono, tra l’altro, sul commercio del Levante, sull’epigrafia funeraria mussulmana ottomana, sulla storia della Banca imperiale ottomana, sulla storia dell’archeologia e della fotografia nell’Impero ottomano, sulle trasformazioni economiche e sociali di Istanbul, sulle dinamiche dell’occidentalizzazione e sull’orientalismo. Autore di L’Empire ottoman et la Turquie face à l’Occident (Fayard, 2018), ha di recente pubblicato L’Alhambra. À la croisée des histoires (Les Belles Lettres, 2021) e L’Empire Ottoman nella collezione « Que sais-je ? » (Presses universitaires de France, 2022).

 

Partner:

 

Informazioni pratiche:

Le conferenze si terranno in francese, con traduzione simultanea in italiano.

Iscrizione obbligatoria per la conferenza a palazzo Farnese il 17 gennaio 2023 (formulario online).

Ingresso libero nel limite dei posti disponibili per le altre conferenze. La prenotazione è consigliata tramite i formulari online, che saranno pubblicati su questo sito. 

 

  • Edhem Eldem

Contatto : communication@efrome.it
Categorie : Valorisation de la recherche Presse
Pubblicato il 21/12/2022 - Ultimo aggiornamento il 28/03/2024
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