Comunicato - Ciclo "Dalla res publica alla repubblica :  tra antichità e modernità"

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Per la sesta edizione delle « Lectures méditerranéennes » a Roma, l'École française de Rome invita Claudia Moatti, professoressa emerita di storia romana presso l'Université Paris 8 e professoressa all'University of Southern California (Los Angeles).

Roma, 26/09/2022

Dalla res publica alla repubblica :  tra antichità e modernità

Ciclo di conferenze di Claudia Moatti, i 3, 10, 17 e 24 ottobre 2022

Dans le cadre de la 6e édition des Lectures méditerranéennes 2022 de l’École française de Rome et du programme Dialogues du Farnèse - Ad alta voce: il futuro delle democrazie de l'Ambassade de France en Italie et de l'Institut français Italia.

Nell'ambito della 6a edizione delle Lectures méditerranéennes 2022 dell’École française de Rome e del programma Dialoghi del Farnese - Ad alta voce: il futuro delle democrazie dell'Ambasciata di Francia in Italia e dell'Institut français Italia.

 

Ciclo organizzato dall'École française de Rome in partenariato con l'Ambasciata di Francia in Italia, l'Institut français Italia, il Museo Nazionale Romano, la Fondazione Primoli e l'Institut français - Centre Saint-Louis.

 

Tema delle conferenze

Questa serie di conferenze proporrà un approccio alla "cosa pubblica" o res publica attraverso il linguaggio. Le lingue veicolano visioni diverse del mondo, che le traduzioni il più delle volte non riescono a esprimere; ma ognuna di esse è anche attraversata, almeno in alcuni momenti, da conflitti di senso difficili da percepire per la straordinaria continuità delle parole della politica e per la copertura di questi conflitti da parte delle narrazioni dominanti. Cercheremo quindi di portare alla luce le tensioni tra continuità e discontinuità, tra conflitti di significato e questioni concrete, per comprendere meglio la loro storicità.

Affronteremo quattro questioni al centro della nostra contemporaneità, cercando di vedere quali nozioni e pratiche antiche, e più specificamente romane, e la loro riformulazione in alcuni periodi successivi, ci permettono di capire il nostro tempo.

 

Programma

Al centro della cosa pubblica, il conflitto

Lunedì 3 ottobre 2022, 18:30-20:00

Ambasciata di Francia in Italia Institut français Italia, Palazzo Farnese, piazza Farnese 67

Tra tutte le nozioni politiche, la res publica, la "cosa pubblica", è senza dubbio una delle più importanti e delle più indeterminate. Cosa significa riferirsi a una "cosa", cioè a qualcosa del tutto privo di significato preciso? L'analisi della lingua latina rivela la matrice giudiziaria della res publica: la cosa pubblica, si può dire, non esiste a priori, è semplicemente l'insieme delle cose che i cittadini hanno in comune e sulle quali discutono o entrano in conflitto. Si impone così una visione orizzontale degli affari pubblici, in quanto risultato delle interazioni tra i cittadini. Tuttavia, a partire dal II secolo a.C., questa concezione viene messa in discussione e poi superata da una visione verticale e sovraordinata della sfera pubblica, posta al di sopra dei cittadini. Questo nuovo significato servì da riferimento per gli imperatori romani e poi per i giuristi del Medioevo. Emergono allora due concezioni, una che richiama l’immagine del conflitto e della pluralità, l'altra quella dell’ordine e dell’unità, di entrambe vedremo l’enorme peso storico e teorico.

Prenotazione obbligatoria entro il 28 settembre tramite il formulario online →

 

"La cosa pubblica è la cosa del popolo"

Lunedì 10 ottobre 2022, 18:00-19:30

Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps, via di S. Apollinare, 8 (piccolo teatro)

 

La nozione di res publica è tradizionalmente associata a quella di popolo secondo una formula molto antica e, al fondo, tautologica: "La cosa pubblica è la cosa del popolo". Questa formula è anche estremamente vaga: di quale popolo stiamo parlando? Chi ne fa parte? Qual è la natura del legame tra questo popolo e la sua "cosa": è la sovranità popolare o la proprietà delle cose di tutti? Ma soprattutto, come possiamo pensare all'unità di questo popolo? Non si tratta forse sempre di una finzione più o meno credibile, sia essa giuridica, per immaginare un mondo ideale senza fazioni, o democratica, per esprimere l'unità dell'azione o la volontà generale, o demagogica, per legittimare l'azione di un uomo che si presenta come provvidenziale? A quali condizioni il popolo può essere considerato un soggetto? Dall'antichità ai giorni nostri, seguiremo alcune risposte e obiezioni teoriche a queste domande.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata tramite il formulario online

 

L'Altro nella res publica

Lunedì 17 ottobre 2022, 17:30-19:00

Fondazione Primoli, via Zanardelli, 1

 

Nella res publica, che posto deve avere l'Altro? Se pensiamo allo straniero, e alla capacità di inclusione della res publica, veniamo riportati alle fondamenta stesse del mondo comune. Ma l'Altro può anche essere il nemico interno, chiamato sedizioso, fazioso o terrorista a seconda dell'epoca: come giustificare le misure eccezionali prese contro di lui in nome della Repubblica, e di conseguenza la riduzione della categoria dei cittadini ai soli cittadini "buoni"? E chi le decide? Da qui si apre una terza serie di domande: come si radica l'eccezione in una società e attraverso quali processi la radicalizzazione contamina l'intera società? Vedremo che le riflessioni antiche sul cambiamento politico non hanno smesso di alimentare la riflessione teorica moderna.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata tramite il formulario online

 

Libertà e diritto, dal républicanisme alla res publica

Lunedì 24 ottobre 2022, 18h-19h30

Institut français - Centre Saint-Louis, largo Toniolo, 22

 

Nelle concezioni moderne della repubblica (da Machiavelli a Rousseau), e anche in quelle più recenti del repubblicanesimo (ad esempio del filosofo americano Philip Pettit), la libertà e la legge occupano un posto essenziale. Tuttavia, i riferimenti antichi mobilitati per pensarle comportano spesso una semplificazione troppo forte del passato e una rimozione dei conflitti di significato; inoltre, lasciano da parte la questione della gerarchia sociale e dei rapporti di forza. Questa semplificazione può essere spiegata dal modo in cui in ciascun periodo vengono selezionati temi e aspettative, ma anche da un rapporto sempre problematico con il passato e con il potere.

Lontano da una storia delle idee lineare e tradizionale, l'analisi di queste quattro nozioni (la cosa pubblica, il popolo, l'Altro, la libertà) ci condurrà quindi ad alcune revisioni fondamentali: revisioni delle tradizioni storiografiche, di alcuni paradigmi filosofici e politici e anche di alcune illusioni storiche. Infine, ci chiederemo perché la riflessione politica richieda sempre un ritorno all'antichità e, più in generale, perché abbia bisogno di fare riferimento al passato. Contro ogni forma di strumentalizzazione o imitazione della storia, metteremo alla prova l'idea proposta dal filosofo Cornelius Castoriadis secondo cui le esperienze antiche costituiscono germi da riattivare per affrontare le sfide del presente.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata tramite il formulario online

 

“LECTURES MÉDITERRANÉENNES”

Dal 2016, le “Lectures méditerranéennes” organizzate a Roma esplorano la storia del Mediterraneo da diverse angolazioni. Le precedenti conferenze hanno trattato i seguenti temi: Mazarin et l'Italie raccontato da Olivier Poncet (École nationale des Chartes), Un nuovo mondo nel Mediterraneo: l'Islam (VII-X sec.) presentato da Annliese Nef (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne), Sorelle latina con Andrea Giardina (Scuola Normale Superiore di Pisa), I viaggi filosofici di Averroè, Maimonide e Montaigne interpretato da Ali Benmakhlouf (Université Paris-Est Créteil) e Les insultes du jeune Dante. Poésie et politique à Florence, avec Giuliano Milani (Université Gustave Eiffel - Paris Est). 

Queste “letture” intendono sottolineare il ruolo centrale giocato dallo spazio mediterraneo nella costruzione del mondo europeo, come lo traduce l’espressione «culla di civiltà» spesso utilizzata a tal proposito. Da millenni queste ultime si sono succedute forgiando un universo la cui originalità è stata più volte sottolineata.

Si tratta d’interrogare la realtà contemporanea del Mediterraneo al prisma delle diverse scienze sociali. Rivisitare le epoche e i personaggi del passato posando su di loro il nostro sguardo e le nostre domande di uomini e donne del XXI secolo, dare ai grandi interrogativi che attraversano questo inizio del secondo millennio (mobilità, ambiente, religione, territorio, etc.) la profondità della riflessione storica, questa è l’ambizione che guida le “letture”.

Le prime conferenze di Olivier Poncet sono state pubblicate dalle Éditions Tallandier e dall’École française de Rome col titolo Mazarin l’Italien. Quest’opera ha ottenuto il premio Saintour 2018 dell'Académie des Inscriptions et des Belles-Lettres. Un secondo volume tratto dal ciclo delle “Lectures méditerranéennes” di Annliese Nef, Révolutions islamiques. Émergences de l’Islam en Méditerranée (VIIe-Xe siècle)pubblicato nel 2021, nella collezione edita dall’École française de Rome.

 

Biografia

Claudia Moatti, già allieva dell’École normale supérieure, membro dell’École française de Rome e dell’Institut universitaire de France, è professoressa emerita presso l’Université Paris 8, e Professor of Classics and Roman Law presso la University of Southern California (Los Angeles).

Claudia Moatti ha studiato le trasformazioni intelletuali alla fine della Repubblica romana (La raison de Rome, Paris, Seuil, 1997), gli archivi dello Stato romano (Archives et partage de la terre dans le monde romain, 1993) e ha diretto un programma internazionale sul controllo degli uomini e dei territori nel Mediterraneo (La mobilité des personnes en Méditerranée, de l’Antiquité à l’époque moderne. Procédures de contrôle et documents d’identification, tre volumi pubblicati nel 2004-2007-2009). Il suo ultimo libro (Res publica, Parigi, Fayard 2018) analizza il processo di formalizzazione della « cosa pubblica » a Roma, dalla Repubblica all’Impero.

Le sue attuali ricerche si concentrano anche sull’esperienza della mobilità nel mondo romano.

 

Partenaires :

 

Informations pratiques :

Le conferenza si tengono in lingua francese con traduzione simultanea in italiano.

Iscrizione obbligatoria online per la conferenza a Palazzo Farnese il 3 ottobre 2022 (modulo online aperto fino al 28 settembre 2022).

Ingresso libero fino ad esaurimento posti per le altre conferenze, il 10, 17 e 24 ottobre 2022. La prenotazione è consigliata via il modulo online che verrà pubblicato su questo sito.

 

Categorie : Valorisation de la recherche Presse
Pubblicato il 26/09/2022 - Ultimo aggiornamento il 11/05/2023
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