Svelata la facciata principale di Palazzo Farnese dopo il restauro
Cantiere per il restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese a Roma (2021-2025)
Un grande cantiere di restauro per festeggiare, nel 2025, i 150 anni di presenza francese a Palazzo Farnese.
Roma, 9 dicembre 2024 – Lunedì 9 dicembre, alle 15.00, Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, Brigitte Marin, direttrice dell’École française de Rome, e Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma, hanno inaugurato la facciata principale di Palazzo Farnese interamente restaurata, e le fontane della Piazza, restaurate in vista del Giubileo.
L’École française de Rome, attiva in Italia dal 1875 per la ricerca e la formazione alla ricerca in storia, archeologia e scienze umane, prosegue le attività di celebrazione del suo 150° anniversario, che culminerà alla fine del 2025.
Dopo i restauri delle facciate su Via dei Farnesi e Via del Mascherone, il pubblico presente a Piazza Farnese ha potuto rivedere la facciata principale del Palazzo sgombra di ponteggi e di nuovo maestosa e splendente con i suoi colori caldi e il cornicione leonesco di Michelangelo. Un altro traguardo per il grande cantiere di restauro di Palazzo Farnese (2021-2025) nonché un’occasione per dare avvio alle celebrazioni dei 150 anni di presenza francese in questo luogo.
“Restaurare non vuol dire solo riportare il monumento al suo antico splendore, ma vuol dire anche arricchire il patrimonio di conoscenze, che è ciò a cui lavora l’École da quando è ospitata in questo Palazzo, e cioè da centocinquanta anni - afferma Brigitte Marin, direttrice dell’École française de Rome- Impegnandosi attivamente, assieme all’ambasciata di Francia, al Ministero francese per l’Europa e gli affari esteri e al Ministero francese per l’Insegnamento superiore e la ricerca- continua Marin - in questo ambizioso progetto di restauro, l’École contribuisce a prendersi cura di Palazzo Farnese ma soprattutto continua a contribuire al progresso della conoscenza storica, della storia dell’architettura, della storia dell’arte e della storia di Roma”.
Sfruttando l’istallazione dei ponteggi, l’École française de Rome si è inoltre occupata del rilievo fotogrammetrico del cornicione di Michelangelo, che sarà prossimamente messo a disposizione per la sua fruizione online.
L’Ambasciata di Francia in Italia, l’École française de Rome e la Soprintendenza speciale per l’archeologia, le belle arti e i paesaggi di Roma, hanno avviato nel 2021 una nuova campagna di restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata di Francia in Italia e dell’École française de Rome. Il progetto permetterà di ripristinare la bellezza originale dei materiali usati da quattro illustri architetti: il Sangallo, Michelangelo, il Vignola e Della Porta. Era iniziata a febbraio 2024 la fase 3 dei lavori di restauro, che si è concentrata come previsto sulla pulizia della facciata principale che dà su Piazza Farnese, sulla revisione degli infissi, nonché sul restauro delle coperture.
Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, ha sottolineato che questa 3° fase si chiude proprio intorno a “i 150 anni dell’insediamento dell’Ambasciata e dell’École française de Rome a Palazzo Farnese, mentre i lavori verranno completati per tra il 2025 e il 2026”, sottolineando quanto siano “significativi l’investimento e l’impegno della Francia nel preservare il Patrimonio culturale”.
Un cantiere nel rispetto delle teorie del restauro
Dal XVII° secolo, si sono susseguite varie campagne di restauro a Palazzo Farnese. Quella che ha avuto per inizio nel 2021 si colloca nella continuità e vuole proseguire gli interventi precedenti, in particolare quello realizzato in occasione del Giubileo dell’anno 2000.
Le scelte sono state eseguite nel rispetto dei principi italiani per il restauro dei monumenti storici, secondo i quali il materiale viene considerato come un’informazione di prim’ordine e da preservare.
I lavori riguardano la pulizia dell’intonaco, il consolidamento delle pietre e la revisione della copertura in tegole antiche.
Un importante lavoro viene anche svolto sugli infissi sostituiti per ripristinare, così come è già stato fatto sulle due facciate che danno su Piazza Farnese e su via Giulia, i disegni originali degli infissi del XVI° secolo. Il restauro del travertino e del paramento in mattoni si svolge contemporaneamente alla ripresa delle coperture in tegole “alla romana”. Per quanto riguarda il colore delle facciate, viene ripristinato tramite una patina di armonizzazione che permetterà di attenuare l’eccessivo contrasto tra la facciata restaurata di Piazza Farnese e le facciate laterali. Un campionamento e vari prelievi sono effettuati per appurare scientificamente la composizione dei mortai e degli intonaci originali, ciò nell’intento di avvicinarsi al meglio all’opera originale.
Il restauro delle facciate e del tetto di Palazzo Farnese è stato suddiviso in quattro fasi successive il cui svolgimento è previsto su cinque anni:
- La prima fase è cominciata a marzo 2021 ed è stata dedicata al restauro della facciata di via dei Farnesi, degli infissi nonché delle coperture sui versanti di quella facciata;
- La seconda fase è stata dedicata al restauro delle facciate, degli infissi, nonché delle coperture sui versanti di via del Mascherone;
- La terza fase, che ha avuto inizio a fine febbraio 2024, è stata dedicata alla manutenzione della facciata principale che dà su Piazza Farnese, alla revisione degli infissi, nonché al restauro delle coperture;
- Infine, la quarta fase si concentrerà sul restauro dei tetti di via Giulia e del muro di cinta del giardino, nonché delle coperture sui versanti di via Giulia.
Il costo dei lavori ammonta complessivamente a 5,6 milioni di euro, cofinanziati dai ministeri francesi dell’Europa e degli Affari esteri, e dell’Insegnamento superiore e della Ricerca.
Il cantiere è stato pensato in modo da minimizzare quanto possibile l’impatto sul vicinato.
Un progetto congiunto (2017-2021)
Il progetto del restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese è nato nel 2017. La committenza dei lavori, l’Ambasciata di Francia e l’École française de Rome, hanno promosso il progetto attraverso il dialogo costante con le amministrazioni locali. La committenza dei lavori è il service des travaux et bâtiments français en Italie (STBI). Essa è assicurata dall’agenzia di Pierre-Antoine Gatier, Capo Architetto dei Monumenti Storici e Ispettore generale dei Monumenti Storici.
Per garantire la conformità delle strategie di restauro, un comitato scientifico composto di esperti francesi e italiani si è riunito in varie occasioni. Il restauro è monitorato scientificamente dalla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma.
Dal restauro alla valorizzazione
Questi lavori di restauro sono l’occasione per l’Ambasciata di Francia in Italia e l’École française de Rome di mettere in luce il patrimonio storico e artistico di Palazzo Farnese. Per questo, vari artisti e ricercatori sono invitati a portare il loro contributo per la conoscenza e l’appropriazione di questo patrimonio unico. Online o in situ, ci fanno scoprire il palazzo sotto una luce nuova, partecipano alla diffusione dei saperi attorno a questo monumento eccezionale, presentano le scoperte fatte durante i lavori e svelano il ‘’dietro le quinte’’ di un cantiere di restauro, solitamente chiusi al pubblico. Durante tutta la campagna di restauro, diversi artisti sono stati invitati ad operare direttamente sulle palizzate del cantiere per proporre al pubblico una rilettura contemporanea di Palazzo Farnese e delle opere che hanno preso parte alla sua storia.
La costruzione dell’edificio
Le facciate di pietra e di mattone di Palazzo Farnese hanno visto la firma di quattro architetti che si sono contraddistinti a Roma: Antonio da Sangallo, Michelangelo, Vignola e Giacomo Della Porta. Nel 1513, Antonio da Sangallo avvia il cantiere della facciata principale su richiesta del proprietario, il cardinale Alessandro Farnese, che diventa Papa nel 1534. Nel 1546, dopo la morte del primo architetto, Michelangelo porta avanti il cantiere; realizza il cornicione del Palazzo, modifica la grande finestra della facciata principale e realizza il secondo piano. A partire dal 1565, il Vignola realizza la facciata posteriore. Infine, Giacomo Della Porta porta a termine, nel 1589, questa facciata rivolta sul Tevere e la loggia del secondo piano. Una targa posta sopra la finestra centrale corrispondente alla galleria dei Carracci, ricorda questa data di fine della costruzione, con lo stemma Farense con i sei gigli.
Diventate testimonianze palesi del Rinascimento romano, queste facciate ritrovano il loro splendore iniziale attraverso la valorizzazione degli elementi inerenti alla costruzione (buche pontaie, intonaci originali).
Comunicato stampa del 26/02/2021 →