Le date delle Lectures méditerranéennes 2025
Dal 13/10/2025 alle 18 h 00 al 03/11/2025 alle 20 h 00
Per la nona edizione delle Lectures méditerranéennes, l'École invita a Roma Dionigi Albera, antropologo e direttore emerito di ricerca al CNRS, che terrà tre conferenze sul tema "Negli interstizi delle religioni. Devozioni condivise nel Mediterraneo".
In occasione della presentazione della mostra “Luoghi santi condivisi” a Villa Medici (ottobre 2025-gennaio 2026), di cui Dionigi Albera è uno dei curatori, il ciclo di conferenze si concentra su un orizzonte tematico ancora poco conosciuto, sebbene sia già stato oggetto di diverse ricerche scientifiche.
La sua genealogia risale a tempi abbastanza lontani. Già nei primi decenni del XX secolo, alcuni studi accademici si erano concentrati sulle relazioni tra cristiani e musulmani nell'Impero ottomano. Ma è soprattutto negli ultimi decenni che si è assistito a un rinnovato interesse per lo studio della frequentazione congiunta degli stessi santuari da parte di fedeli appartenenti a tradizioni religiose diverse. Numerosi studi storici e antropologici hanno dimostrato il carattere ricorrente, in diversi settori del Mediterraneo, di questi comportamenti che, almeno in parte, trasgrediscono i confini tra le religioni monoteistiche.
Il ciclo offre una panoramica di tali fenomeni, accompagnata da una serie di approfondimenti su alcune situazioni particolari. Si delinea così un itinerario inedito in un paesaggio sorprendentemente plurale.
- Lunedì 13 ottobre 2025, Ambasciata di Francia in Italia / Institut français Italia, palazzo Farnese, salone d'Ercole (piazza Farnese 67)
Lampedusa, un'isola tra due mondi
Da alcuni decenni Lampedusa evoca le traversate marittime nel Mediterraneo. Il suo nome è associato a una triste serie di tragedie e di sofferenze umane, a un bilancio opprimente di naufragi, morti e sopravvissuti. L'isola sembra emergere da un passato nebuloso solo dal momento in cui i riflettori dell'attualità l'hanno investita. Eppure, esiste una Lampedusa prima di “Lampedusa”, per così dire.
Per quanto si possa risalire indietro nel tempo, si constata che Lampedusa è un importante crocevia marittimo, un nodo essenziale del traffico umano nel Mediterraneo. Inoltre, almeno a partire dal XVI secolo, in questo luogo emerge un dispositivo simbolico sorprendente. Una piccola grotta, nascosta nelle pieghe del territorio, ospita un culto singolare. Una metà è riservata alla venerazione di un'immagine della Vergine, l'altra a quella di un santo musulmano, di cui ospita la tomba. I numerosi marinai che fanno scalo sull'isola non mancano mai di onorare questo piccolo santuario e di deporvi offerte che saranno utilizzate dagli schiavi fuggitivi e dai naufraghi, senza distinzione di religione. Per diversi secoli, l'isola si configura così come uno spazio di incontro pacifico e di solidarietà tra nemici, in un mare tormentato da antagonismi ostinati e scontri bellicosi.
Questa sorprendente convivenza interreligiosa diventa presto nota al pubblico colto in Europa. Grazie a una vasta produzione scritta, il mito di Lampedusa viaggia attraverso il continente e, nel XVIII secolo, attira l'attenzione di molti protagonisti dell'Illuminismo. La piccola isola è così identificata come «un luogo di aiuto reciproco e tolleranza nel Mediterraneo».
Oggi Lampedusa riprende la sua antica vocazione di spazio di transizione e di contatto. Echi dell'antico mito riemergono e si insinuano nel presente, inquieto e contraddittorio, che tormenta questo scoglio sperduto in mezzo al mare.
- Lunedì 20 ottobre 2025, Accademia di Francia a Roma - Villa Medici (Viale della Trinità dei Monti, 1)
Luoghi sacri nel Mediterraneo: tra condivisione e divisione
A prima vista, l'idea che un luogo sacro possa essere condiviso da fedeli di religioni diverse potrebbe sembrare incongrua, soprattutto in un contesto monoteista. L'adesione esclusiva a un unico dio sembrerebbe in questo caso impedire qualsiasi superamento dei confini religiosi.
Tuttavia, come ha ben dimostrato una recente direzione di ricerca, nel corso dei secoli il panorama religioso del Mediterraneo è stato caratterizzato da una proliferazione di manifestazioni di convergenza interconfessionale negli stessi santuari. In diversi casi, queste forme di intreccio interreligioso si protraggono ancora oggi. La conferenza si baserà sull'esame di alcuni esempi per sviluppare alcune riflessioni più generali.
Il Mar Mediterraneo ha visto, nel corso della sua storia, una forte contiguità tra popolazioni di religioni diverse. Queste si sono spesso conosciute, frequentate e hanno vissuto in stretta vicinanza. Del resto, la vicinanza non è solo fisica. Esiste un paesaggio comune alle tre religioni del Libro, caratterizzato da una serie di rimandi, porosità, sovrapposizioni tra le tradizioni, con la presenza in particolare di diversi elementi trasversali (concezioni, valori, credenze, episodi, miti, riti, personaggi sacri, ecc.). La condivisione dei luoghi sacri si inserisce in questo dialogo ravvicinato tra le religioni monoteiste nel bacino del Mediterraneo.
La propensione alla convergenza si scontra con l'azione di una tendenza opposta, caratterizzata da sforzi di separazione. Si assiste così alla costituzione di gruppi distinti a partire da un orizzonte teologico intrecciato. Con la loro genealogia comune, le religioni monoteiste formano una famiglia litigiosa, in cui ogni membro è convinto di detenere la verità esclusiva. La somiglianza che si intravede nei vicini può generare il timore di una disgregazione identitaria: la distinzione deve essere mantenuta, l'altro deve rimanere Altro. Così, anche quando è microscopica, la differenza viene messa in evidenza e i confini devono essere costantemente rafforzati: un intero esercito di specialisti religiosi si è dedicato a questo compito nel corso dei secoli. La condivisione è stata così ostacolata, senza però essere mai completamente immobilizzata, dal suo doppio oscuro e severo: la divisione. Di conseguenza, la frequentazione comune di alcuni santuari in cui si riconoscono diverse religioni cede talvolta il passo alla spartizione di questi luoghi.
- Lunedì 3 novembre 2025, Institut français - Centre Saint-Louis (largo Toniolo, 20-22)
Maria delle due rive
Tra le figure che popolano l'immaginario cristiano, Maria è sicuramente una delle più ricche e complesse, in grado di condensare strati culturali accumulati nel corso dei millenni, continuamente riattivati, rinnovati e arricchiti. Sotto il suo mantello, la Vergine accoglie innumerevoli simboli, contenuti teologici cruciali, sottigliezze dogmatiche, infinite variazioni iconografiche. E anche pratiche devozionali eterogenee e disseminate.
Il carisma di questa figura contraddittoria supera i confini del cristianesimo. A questo proposito, si può evocare la continuità, spesso sottolineata, con le dee dell'antichità o con Iside. Inoltre, le ripercussioni della figura di Maria al di fuori del contesto cristiano sono particolarmente significative in relazione all'Islam.
Maria occupa un posto importante nel Corano, essendo l'unico personaggio femminile identificato con un nome proprio, mentre tutte le altre donne sono designate come figlia, moglie, madre o sorella di un uomo. La ricorrenza del suo nome nel Corano è superiore a quella che si trova in tutto il Nuovo Testamento (34 casi contro 19). In particolare, Maria è una figura importante in due sure (3 e 19). Secondo la tradizione musulmana, queste due sure sarebbero state tra le più care al profeta.
Questa dimensione simbolica e narrativa non può essere separata dai comportamenti rituali e dalla localizzazione di episodi significativi. La topografia islamica di Maria ha investito numerosi santuari cristiani, la cui frequentazione è legata soprattutto a un desiderio di efficacia, a richieste concrete di aiuto e intercessione. La conferenza proporrà un'esplorazione di alcuni luoghi mariani che, nel corso dei secoli, hanno accolto moltitudini di devoti musulmani.
INFORMAZIONI PRATICHE
Conferenze in italiano.
Ingresso gratuito, con iscrizione obbligatoria per le prime due conferenze (link qui sotto)
Lunedì 13 ottobre 2025, Ambasciata di Francia in Italia / Institut français Italia → iscrizione tramite questo link (gratuito su prenotazione)
Lunedì 20 ottobre 2025, Accademia di Francia a Roma - Villa Medici → iscrizione tramite questo link (gratuito su prenotazione)
Ciclo organizzato dall'École française de Rome in partenariato con l'Ambasciata di Francia in Italia, l'Institut français Italia, l'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, el'Institut français - Centre Saint-Louis.