L'Ottocento a Palazzo Farnese. Riscoperta e restauro delle decorazioni pittoriche di una sala dell’École française de Rome
L’École française de Rome, nell'ambito del suo 150° anniversario e del grande cantiere in corso a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’École, ha dato il via a progetti di restauro e di valorizzazione di opere nelle sue sale.
Questo giovedì 18 aprile, l’École ha presentato la scoperta e il restauro delle decorazioni pittoriche di una sala al secondo piano di Palazzo Farnese, che restituiscono le decorazioni dell'architetto Antonio Cipolla.
L’evento inaugurale è stato introdotto da Brigitte Marin, Direttrice dell’École, con la partecipazione di Alessandra Acconci, funzionario storico dell'arte della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, Simon Sarlin, docente dell’Università di Parigi-Nanterre, Cristiana de Lisio e Alessia Felici, restautrici della Recro Srl.
La campagna di restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese, avviata nel 2021, dall’Ambasciata di Francia in Italia, l’École française de Rome e la Soprintendenza speciale per l’archeologia, le belle arti e i paesaggi di Roma, verrà completata per i 150 anni dell’insediamento dell’Ambasciata e dell’École nel 2025. Prosegue quindi a pieno ritmo l’impegno per il restauro di Palazzo Farnese che riporta in luce i materiali e il progetto architettonico di quattro illustri architetti: Sangallo, Michelangelo, il Vignola e Della Porta.
Novità a Palazzo Farnese: la scoperta di pitture murali del XIX secolo nella sede dell’École française de Rome
La scoperta di queste pitture murali del XIX secolo, notevolmente danneggiate e dimenticate, è emersa durante i lavori di ristrutturazione della sala, dove una tappezzeria le copriva da diversi decenni. Con il restauro completo delle decorazioni pittoriche di una sala che fino a pochi anni fa ospitava l'ufficio della direzione dell'istituzione, l'École française de Rome contribuisce ancora una volta alla documentazione storica e alla valorizzazione del patrimonio degli spazi di Palazzo Farnese di cui occupa il secondo piano dal 1875, anno del suo insediamento.
“È stato appena completato il restauro integrale delle decorazioni pittoriche scoperte durante i lavori di restauro sotto la tappezzeria nell'ex ufficio del direttore dell'École - commenta Brigitte Marin, Direttrice dell’École française de Rome - Una nuova sala si aggiunge così alla decina di ambienti decorati sotto la direzione dell'architetto Antonio Cipolla tra il 1861 e il 1863 per l'arrivo a Palazzo Farnese della corte dei Borbone di Napoli in esilio. Nel solco di una lunga tradizione, l'École prosegue l'instancabile opera di allestimento, restauro e documentazione storica degli spazi occupati al secondo piano di Palazzo Farnese dal suo insediamento nel 1875”. “Queste decorazioni interne, di cui si era persa la memoria – conclude la Direttrice dell'École française de Rome - sono ora rivelate al pubblico, impreziosendo la celebrazione del cento-cinquantenario dell'École française de Rome, che è stata posta sotto il segno del patrimonio in concomitanza con i grandi lavori di restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese”.
L’800 a Palazzo Farnese: storia e patrimonio
In collaborazione con la Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, e in linea con la sua lunga tradizione di studio e conservazione degli spazi che da 150 anni ospitano la sua biblioteca, i suoi uffici e le sue sale di ricevimento, l'École française de Rome ha affidato ai restauratori della Recro Srl la reintegrazione di queste decorazioni, nel rispetto della creazione originale. Il programma di documentazione che ha accompagnato i lavori ha rivelato l'esistenza di diversi strati pittorici. Queste indagini hanno aperto la strada ad analisi storiche, estetiche e tecniche che consentiranno di approfondire la conoscenza dell'uso del palazzo nel XIX secolo: una fase storica, di cui queste decorazioni sono testimonianza, che non è stata ancora sufficientemente studiata.
La sala riportata al suo antico splendore
La sala è stata riportata al suo antico splendore, che risale agli anni Sessanta dell'Ottocento, quando la corte del re Francesco II, sovrano del Regno delle Due Sicilie in esilio dopo la vittoria garibaldina, trovò rifugio a Roma e, nel novembre del 1862, si insediò nel più importante monumento architettonico delle proprietà Farnese, ereditato dalla dinastia dei Borbone di Napoli nel secolo precedente. Occorreva allora trasformare un edificio che aveva subito danni e saccheggi in una residenza reale adatta alle esigenze della corte e della famiglia del monarca. Il restauro del palazzo fu affidato al principe Pignatelli. L'architetto Antonio Cipolla (1823-1874) assunse la direzione dei lavori tra il 1861 e il 1863. Al primo piano, una decina di stanze furono decorate con motivi pompeiani, finti marmi e vedute panoramiche, con l'aiuto di Domenico D'Amico per gli stucchi e dei fratelli Gioacchino e Mariano Grassi per i dipinti. Al secondo piano, l'appartamento riservato al fratello minore del re, il conte di Caserta, che corrisponde alle stanze occupate dall'École française de Rome a partire dal 1875, ha ricevuto un trattamento simile. Ai due spazi di cui finora si conoscevano le decorazioni, lo studio - restaurato dall'École française nel 2005 - e la sala adiacente, si aggiunge ora questa sala con le sue pareti di un colore blu chiaro e luminoso, decorate con trompe-l'œil architettonici e finta breccia rossa il cui soffitto a cassettoni decorato con le armi di Alessandro Farnese è evidenziato da un fregio superiore.
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