Al via le celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione dell'École française de Rome - 2023-2025

L’École française de Rome si prepara a festeggiare i 150 anni di ricerca sulla storia, l’archeologia e il mondo contemporaneo, con una serie di appuntamenti e iniziative in programma a Palazzo Farnese e Piazza Navona.

COMUNICATO STAMPA

Al via le celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione dell'École française de Rome

L’École française de Rome si prepara a festeggiare i 150 anni di ricerca sulla storia, l’archeologia e il mondo contemporaneo, con una serie di appuntamenti e iniziative in programma a Palazzo Farnese e Piazza Navona

 

Roma, 1° aprile 2023 - L’École française de Rome compie 150 anni e festeggia i centocinquant’anni di collaborazione con l’École française d’Athènes.

 

L’École ha dato il via alle celebrazioni per i 150 anni della sua istituzione a Roma questo venerdì 31 marzo 2023 a Palazzo Farnese, il programma di eventi durerà due anni e si chiuderà a dicembre 2025, al compimento dell’anniversario.

 

Le celebrazioni si sono aperte con un incontro alla presenza di Nancy Berthier, Direttrice della Casa de Velázquez a Madrid e Presidente della Rete delle Écoles françaises à l’étranger, e Véronique Chankowski, Direttrice dell’École française d’Athènes. L’evento ha visto la partecipazione di una cinquantina di personalità francesi e italiane, diplomatici e ricercatori internazionali che hanno preso parte a questo lancio nella Capitale.

L’iniziativa ha previsto anche un omaggio al patrimonio culturale e archeologico, su cui da sempre l’École française de Rome è impegnata nella ricerca.

È stato organizzato un tour per le delegazioni estere, i membri dell’EFR e per la stampa, dedicato alla navigazione lungo il Tevere unendo anche una visita guidata in esclusiva a Portus, l’antico porto romano alla foce del Tevere, situato nell’attuale Fiumicino poco distante da Ostia Antica, dove natura e archeologia si fondono nella storia, che fin dal 2009 è stato oggetto di studio e ricerca dell’equipe École. Immerso in una splendida cornice naturale, i resti di un enorme complesso portuale che riforniva la Roma Imperiale: era questo il fulcro del commercio e della fortuna dell’impero.

Portus, situato nei pressi di Fiumicino e sulla foce del Tevere, era il porto marittimo di Roma ma anche un asse ideale di connessione tra la Capitale e i porti del Mediterraneo, che garantiva il rifornimento della capitale nell’entroterra.

“Da questo mese, l’École entra nel periodo di celebrazione del suo cento cinquantenario - ricorda Brigitte Marin, Direttrice dell’École française de Rome - poiché tre decreti ne hanno scandito la fondazione: quello del 25 marzo 1873 crea una sezione romana dell’École française d’Athènes. Con il decreto del 26 novembre 1874, prende il nome di École archéologique de Rome. Un anno più tardi, il decreto del 20 novembre 1875 istituisce l’École française de Rome, ente pubblico autonomo di archeologia e di storia. Continueremo ad organizzare costantemente un programma di cultura scientifica molto ricco tra mostre ed incontri internazionali anche aperti al pubblico e ad accesso libero presso la storica sede di Piazza Navona 62 mirati a condividere a tutti l’attualità dei saperi e i dibattiti sulle grandi questioni del nostro tempo, a Roma”.

 

“Siamo molto entusiasti di celebrare il 150° Anniversario visitando questi luoghi di grande rilievo per il patrimonio storico e culturale che hanno visto numerose attività di indagine e studi da parte dell’École - commenta Brigitte Marin, Direttrice dell’École française de Rome – Diamo il via quindi alle celebrazioni del cento cinquantenario con numerose attività in agenda, poiché tre decreti ne hanno scandito la fondazione: quello del 25 marzo 1873 crea una sezione romana dell’École française d’Athènes. Con il decreto del 26 novembre 1874, prende il nome di École archéologique de Rome. Un anno più tardi, il decreto del 20 novembre 1875 istituisce l’École française de Rome, ente pubblico autonomo di archeologia e di storia. Continueremo ad organizzare costantemente un programma di cultura scientifica molto ricco tra mostre ed incontri internazionali anche aperti al pubblico e ad accesso libero presso la storica sede di Piazza Navona 62 mirati a condividere a tutti l’attualità dei saperi e i dibattiti sulle grandi questioni del nostro tempo, a Roma”.

 

L’École française de Rome tra passato e futuro

Il centro per la ricerca e la formazione alla ricerca in storia, archeologia e scienze umane, viene creato tra il 1873 e il 1875 a Roma per iniziativa di alcune figure impegnate nel rinnovamento dell’università francese dopo la guerra del 1870, con l’ambizione di affermare la presenza della scienza francese nel nuovo equilibrio europeo e creare uno strumento di ricerca efficace.

Partendo dai legami storici delle Écoles françaises di Atene e di Roma, membri scientifici e collaboratori di entrambe le scuole si sono ritrovati a Roma per una giornata di incontri  dedicati all’attualità della ricerca e per rinnovare le collaborazione per il futuro: 1873-2023, centocinquant’anni di collaborazione tra l’École française d’Athènes e l’École française de Rome. Dal passato al futuro.

Centocinquant’anni fa, il decreto del 25 marzo 1873 creava la “sezione romana” dell’École française d’Athènes, all’origine dell’École française de Rome istituita nel 1875 con sede a Palazzo Farnese.

“D’ora in poi avremo due scuole francesi dedicate agli studi archeologici sul mondo greco e romano, una con sede ad Atene, l’altra a Roma; una esplorerà l’Italia, l’altra l’Oriente. Così le due scuole si completeranno l’un l’altra”, scriveva quell’anno Charles Bigot nella “Revue politique et littéraire”.

Da allora, le due Écoles non solo si sono completate l’un l’altra, ma non hanno mai smesso di costruire ponti tra i loro diversi campi di studio nel Mediterraneo, scambiandosi metodi e incrociando competenze. Entrambe fanno ormai parte del Réseau des Écoles françaises à l’étranger, che comprende anche l’Institut français d’archéologie orientale, l’École française d’Extrême-Orient e la Casa de Velázquez.

Ripercorrendo alcune pagine di storia, la giornata di studi si è proposta di incrociare i punti di vista, da Atene e da Roma, sullo stato attuale della ricerca in archeologia, storia e scienze sociali, per aprire nuove prospettive e incoraggiare lo svolgimento di ricerche condivise all’interno delle comunità scientifiche legate a queste due scuole.

 

La direttrice dell’École française d’Athènes, Véronique Chankowski, ha aperto così l’evento: “In origine, nel 1873, l’École française de Rome è concepita dal Ministero dell’Istruzione Pubblica e dall’Accademia francese come un’estensione dell’École française d’Athènes, primo ente francese creato all’estero nel 1846 alla nascita dello Stato greco moderno e sulle rovine dell’impero ottomano. È previsto nel decreto del 1873 e nel programma che ne consegue che i membri dell’École française d’Athènes passino un anno a Roma, nella tradizione del viaggio di studi che esisteva dagli inizi del 1846, prima di raggiungere la Grecia dove avrebbero dovuto condurre delle esplorazioni archeologiche. È così che nella città di Roma, concepita come un museo universale, che i membri ricevono una formazione erudita in archeologia e in storia dell’arte attraverso i monumenti. Questa formazione deve permettere loro, una volta sul terreno in Grecia e in Oriente, di adoperare le migliori capacità d’identificazione e di analisi delle vestigia antiche. È dunque interessante per noi, oggi, tornare sui principi fondatori delle nostre istituzioni per comprendere le evoluzioni delle discipline che hanno fatto scuola.”

 

Nel corso della giornata, sono intervenuti, tra i numerosi ospiti, l’ex direttore dell’École française d’Athènes, storico specialista di Creta, Alexandre Farnoux (Sorbonne Université, Parigi), la storica specialista di religione romana e immagini, Valérie Huet (Centre Jean Bérard, Napoli), la geografa e direttrice di un programma su crisi e mutazioni nello spazio euro-mediterraneo, Dominique Rivière (Université Paris Cité, Parigi).

 

Uno dei notevoli esempi di collaborazione tra le Écoles françaises di Atene e di Roma è lo scavo archeologico di Apollonia d’Illiria in Albania, dove una missione franco-albanese studia la storia e la topografia della città greca dalla sua fondazione, avvenuta intorno al 600 a.C., all’inizio dell’epoca bizantina. Dal 2022, il nuovo programma della missione franco-albanese, posto sotto la direzione di Stéphane Verger (Museo Nazionale Romano) e Belisa Muka (Istituto archeologico e università di Tirana), lavora sulle città greche e romane di Apollonia in Illiria e di Siris-Heraclea in Lucania (Basilicata). Questi due siti costituiscono due laboratori eccezionali per lo sviluppo di un'archeologia comparativa delle traiettorie storiche di città antiche di medie dimensioni in una situazione di frontiera culturale sulle principali rotte commerciali interregionali.

 

AGENDA

Appuntamenti e iniziative in programma: focus sulle collezioni e il patrimonio dell’École nell’era digitale

Le manifestazioni più importanti dell’anniversario dell’École française de Rome si terranno nel 2024 e 2025 in concomitanza con i 150 anni di presenza francese a Palazzo Farnese. L’inaugurazione dell’anniversario dell’École nel 2023 porta a uno sguardo trasversale al suo patrimonio librario e alla sua collezione archeologica, oltreché allo studio della sua storia e delle sue discipline.

Nell’ambito delle celebrazioni, un nuovo progetto di ricerca à stato avviato sulla storia delle collezioni della sua biblioteca tra il 1875 e il 1958. In questo ambito, l’École française de Rome e la British School at Rome, con il sostegno del Centre Gabriel Naudé (Enssib), un incontro sulle “Le biblioteche di ricerca all’estero” aperto al pubblico, Il 1° dicembre 2023, a Roma.

È in corso lo studio completo e il restauro della collezione archeologica dell’École che verrà esposta in una mostra temporanea a Piazza Navona nel 2024, una esposizione permanente a Palazzo Farnese e in una versione digitale. Gli archeologi Christian Mazet e Paolo Tomassini studiano questa collezione variegata e originale, cercando di ripercorrere la storia movimentata della sua costituzione. Nell'era digitale, il percorso espositivo sarà accessibile al pubblico online attraverso la presentazione di modelli 3D degli oggetti e la restituzione virtuale degli elementi policromi.

 

Prossime conferenze

Il Mediterraneo è sempre al centro degli approfondimenti dell’École, con il ciclo di conferenze dal titolo: Gli Ottomani e il passato mediterraneo: narrazioni, eredità, patrimonio:

19 aprile 2023, Accademia di Francia a Roma - Villa Medici

2 maggio 2023, Institut français – Centre Saint-Louis

Per la settima edizione delle “Lectures méditerranéennes” a Roma, l’École française de Rome invita Edhem Eldem. Le prime conferenze si sono tenute a palazzo Farnese e a palazzo Altemps, in partenariato con l'Ambasciata di Francia in Italia, l'Institut français Italia e il Museo Nazionale Romano. Il ciclo riprenderà in primavera, il 19 aprile e il 2 maggio. Doppio appuntamento a Roma nelle prestigiose cornici dell’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici e dell’Institut français – Centre Saint-Louis. In questa seconda parte, Edhem Eldem ci farà scoprire delle connessioni poco conosciute tra il mondo ottomano e il patrimonio mediterraneo con due conferenze intitolate: “La preistoria della museologia ottomana: visitatori, turisti, monumenti e collezioni a Istanbul, 1800-1870” e “Gli Ottomani in Andalusia: sguardi incrociati sull’Alhambra nel lungo Ottocento”. Edhem Eldem è professore al dipartimento di storia dell’Università di Boğaziçi (del Bosforo) a Istanbul. Ha insegnato anche a Berkeley, Harvard, Columbia, ed è stato titolare della cattedra internazionale di storia turca e ottomana al Collège de France di Parigi.

 

Incontri ed Eventi

Per conoscere tutti gli appuntamenti dell'École in agenda fino a luglio 2023 è possibile consultare il seguente link:

https://www.efrome.it/la-recherche/agenda-et-manifestations/evenement/agenda-de-lefr-de-janvier-a-juillet-2023

 

La storia dei primi anni dell’École française de Rome

Nata tra il 1873 e il 1875 come scuola di archeologia facente capo alla più antica École française d’Athènes, aperta nel 1846, è inizialmente concepita come una tappa per i giovani ricercatori (i cosiddetti membres) successivamente chiamati a soggiornare ad Atene, che a Roma seguono corsi di archeologia per un anno in modo da perfezionare la propria formazione prima dell’arrivo sui cantieri greci. Nel 1875, tuttavia, la scuola acquista una sua autonomia e prende il nome di École française de Rome, stabilendosi a Palazzo Farnese insieme all’ambasciata permanente di Francia in Italia.

Il suo primo direttore, Auguste Geffroy, è uno specialista dell’Europa contemporanea. Già in quest’epoca la disciplina storica si afferma in maniera netta nella missione dell’EFR, alla pari con l’archeologia.

La ricchezza degli archivi messi a disposizione dalla neonata Italia e dalla Santa Sede, che conserva una documentazione inesauribile su tutte le parti del mondo in cui il cattolicesimo ha esercitato la propria influenza, spiega l’importante ruolo immediatamente assunto dalla storia e la rilevanza dei lavori sulla storia della Chiesa svolti dai primi membri dell’EFR.

L’archeologia non resta comunque indietro. Inizialmente i membri intervengono soprattutto nei paesi del Maghreb poiché all’epoca l’Italia non dà concessioni per gli scavi a Stati stranieri e cura autonomamente la ricerca e valorizzazione del suo passato, visto il ruolo fondamentale svolto dal patrimonio culturale nella costruzione della giovane nazione. I primi lavori dei membri dell’EFR in Italia si svolgono dunque su terreni privati, come gli scavi di Stéphane Gsell a Vulci, sulla proprietà del principe Torlonia. Solo dopo la Seconda guerra mondiale si apriranno i grandi cantieri che hanno segnato generazioni di archeologi francesi in Italia: Megara Iblea (Sicilia); Bolsena (Lazio); e più vicino a noi Musarna (Lazio), Pincio e Vigna Barberini (Roma) ecc.

Pur svolgendo un indubbio ruolo negli ambienti intellettuali francesi e italiani, fino agli anni Cinquanta l’École resta una struttura piccola che accoglie ogni anno alcuni membri accuratamente selezionati (all’inizio degli anni Sessanta sono otto), con interessi che spaziano dall’antichità all’epoca moderna.

Alla fine degli anni Sessanta e nel decennio successivo l’EFR vive un periodo di grande apertura. Sotto la direzione di Pierre Boyancé, il numero di membri aumenta sensibilmente. L’acquisizione di un immobile al numero 62 di piazza Navona permette, una volta completati i lunghi lavori di ristrutturazione a cura di George Vallet, di accogliere ricercatori e ospitare numerosi eventi, come pure di istituire, nel 1974, borse di ricerca mensili che aprono l’École a una platea molto più ampia di ricercatori. Gli statuti del 1974, inoltre, dotano l’ente di tre sezioni (Antichità, Medioevo, Epoche moderna e contemporanea) dirette da tre direttori degli studi. L’apertura dell’EFR al mondo contemporaneo viene così sancita in maniera ufficiale.

A partire dagli anni Novanta l’École, che dal 1999 conta 18 membri, amplia i propri campi di interesse alle scienze sociali. Sempre nel 1999, il Centre Jean Bérard di Napoli, centro di ricerche sull’Italia meridionale a forte prevalenza archeologica, passa da una gestione affidata al ministero degli Affari esteri francese alla tutela congiunta del CNRS e dell’École française de Rome, rafforzando così i legami già molto stretti tra i due istituti.

Nel 2011, un nuovo decreto comune alle cinque Écoles françaises a l’étranger concede l’autonomia a questi enti e stabilisce il quadro generale del loro funzionamento, mettendoli in rete.

 

Cronologia: l’École in qualche data

1873: istituzione di una sezione romana dell’École française d’Athènes.

1874: la sezione romana dell’École française d’Athènes prende il titolo di École archéologique de Rome.

1875: creazione dell’École française de Rome e insediamento a Palazzo Farnese, sua sede attuale.

1881: creazione e diffusione del periodico Les Mélanges d’Archéologie et d’Histoire.

1931: celebrazione del Cinquantenario dell’École alla Sorbona di Parigi in presenza del presidente francese Paul Doumer.

1946-1949: inizio degli scavi di Bolsena (Viterbo), seguiti da quelli di Megara Iblea (Siracusa).

1954-1955: il direttore dell’EFR, Jean Bayet, è eletto presidente dell’Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia Storia e Storia dell’Arte in Roma fondata nel 1946, di cui l’EFR è membro.

1974: creazione delle tre direzioni degli studi (Antichità, Medio Evo, Storia moderna e contemporanea) e delle borse, sotto la direzione di Georges Vallet.

1975: celebrazione del centenario dell’École a Palazzo Farnese in presenza dei presidenti francese e italiano Valéry Giscard d’Estaing e Giovanni Leone, e inaugurazione della seconda sede di piazza Navona.

1981: pubblicazione dei tre volumi dedicati a Palazzo Farnese in collaborazione con l’Ambasciata di Francia a Roma.

1996: trasformazione dell’École française de Rome in un ente pubblico a carattere scientifico, culturale e professionale, e apertura alle ricerche nel campo delle scienze sociali.

2006-2009: restauro dell’edificio di piazza Navona. I cantieri di scavo mettono in evidenza la storia della piazza dall’antichità e offrono l’opportunità di visite guidate nei sotterranei.

2011: cinque Écoles françaises à l’étranger riunite in una rete di cui fa parte l’École française de Rome.

2012: pubblicazione digitale della Chronique des activités archéologiques sulla piattaforma journals.openedition.org

2014-2017: prima borsa europea Marie Curie Action per il progetto di ricerca FRAWM sui sistemi di approvvigionamento dei campi militari della provincia romana del Maghreb occidentale.

2016-2022: primo progetto europeo ERC PerformArt su musica, teatro e danza nei palazzi dell’aristocrazia romana tra XVII e XVIII secolo.

2016: primo ciclo di conferenze pubbliche Lectures Méditerranéennes a Roma.

2021: gran premio di archeologia della fondazione Simone e Cino Del Duca (Institut de France, Parigi) alla missione archeologica francese a Porta Nocera a Pompei.

 

VISITE DELL’ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME APERTE AL PUBBLICO

È possibile prenotare le visite guidate di Palazzo Farnese dal sito www.visite-palazzofarnese.it. La visita guidata del venerdì sera permette di visitare, al secondo piano, la sede dell’École française de Rome, la biblioteca e della Loggia ideata da Vignola sulla facciata posteriore.

Inoltre, l’École française de Rome ha stipulato una convenzione con la concessionaria dell’Area Archeologica Stadio di Domiziano (MKT121 srl) per offrire al pubblico l’occasione di scoprire l’area archeologica sottostante la sua sede di Piazza Navona 62, studiata e valorizzata tra il 2006 e il 2010, nell’ambito del progetto “Piazza Navona” sulla lunga storia della piazza. Maggiori informazioni sul sito https://stadiodomiziano.com/

 

L’ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME E LA RICERCA

L’École française de Rome accoglie ogni anno dottorandi (borsisti e dottorandi a contratto), giovani ricercatori (membri scientifici), nonché docenti-ricercatori, ricercatori e altri profili scientifici più consolidati provenienti da tutto il mondo.

Le candidature per le borse Daniel Arasse dell’EFR e dell’Accademia di Francia a Roma per i dottorandi e post-dottorandi in storia dell’arte, e per le borse di studio dell’EFR per i dottorandi sono ancora aperte, rispettivamente fino al 20 e 31 marzo 2023. Inoltre, sul sito dell’EFR, si può scoprire le formazioni alla ricerca organizzate per l’anno 2023.

 

LE ATTIVITÀ DELL’ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME

Fondata nel 1875, l’École française de Rome è un ente pubblico a carattere scientifico, culturale e professionale posto sotto la tutela del ministero francese dell’Insegnamento superiore, della ricerca e dell’innovazione. L’École ha come missione la ricerca e la formazione alla ricerca in archeologia, storia e nelle altre scienze umane e sociali, dalla Preistoria ai nostri giorni.

Le sue aree d’intervento comprendono l’Italia, il Maghreb e i paesi del Sud-Est europeo che si affacciano sul mar Adriatico. La vocazione universale della città di Roma, capitale del mondo romano antico, poi del Cristianesimo, le permette di accogliere dei ricercatori che lavorano su ogni regione del mondo. Per l’archeologia dell’Italia del sud e della Magna Grecia, l’École si appoggia al Centre Jean Bérard di Napoli, posto sotto la sua tutela e quella del CNRS.

Situata al Palazzo Farnese, la sua biblioteca ricca di 210 000 volumi, è a disposizione dei ricercatori di tutti i paesi. L’École accoglie dei dottorandi, dei giovani ricercatori nonché personalità scientifiche più affermate. Pubblica ogni anno una ventina di volumi e la rivista dei Mélanges.

La seconda sede dell’École a Roma, inaugurata nel 1975, si trova al n. 62 di piazza Navona. È stata ristrutturata di recente. L’edificio, ad uso ricettivo, dispone di spazi tra cui le sale di conferenze e seminari, una galleria per le mostre e la foresteria. Inoltre, recenti cantieri di scavo nei sotterranei hanno messo in evidenza la storia della piazza dall’antichità.

 

CONTATTI

École française de Rome - Piazza Navona, 62 - 00186 Roma – Italia - www.efrome.it

Marie Zago - Responsabile comunicazione - marie.zago(at)efrome.it

Manuela Ippolito - Consulente per la stampa - presse(at)efrome.it

Categorie : L'EFR EFR 150 ans Histoire Réseau des EFE Valorisation de la recherche Archéologie Bibliothèque Presse
Pubblicato il 03/04/2023 - Ultimo aggiornamento il 24/11/2023
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