Gli Ottomani e il passato mediterraneo: narrazioni, eredità, patrimonio. 4. Gli Ottomani in Andalusia: sguardi incrociati sull’Alhambra nel lungo Ottocento

Gli Ottomani in Andalusia: sguardi incrociati sull’Alhambra nel lungo Ottocento

Conferenza di Edhem Eldem (Università di Boğaziçi, Istanbul)

L'Alhambra di Granada, uno dei monumenti più famosi e visitati del XIX secolo, ha giocato un ruolo eccezionale nell'immaginario occidentale, dall'infatuazione per l'architettura moresca fino alle fantasie medievaliste e orientaliste di artisti e scrittori europei e americani. Tuttavia, non è generalmente noto che questa splendida vestigia del patrimonio arabo-musulmano è stata anche oggetto di attenzione da parte di un numero minore, quantunque considerevole, di visitatori non europei. Tra di essi, i sudditi dell'Impero Ottomano occupano un posto privilegiato. Seguendo le tracce di questi visitatori inattesi attraverso le pagine inutilizzate del registro delle visite conservato dal 1829, e integrando queste informazioni con lo studio di altre fonti disponibili (stampa spagnola e granadina, resoconti di viaggio, memorie e souvenir, documenti d'archivio), questa conferenza mostrerà come i sudditi ottomani scoprirono l'Alhambra. Di più, di come questa scoperta, a seconda del loro retroterra culturale (turco o arabo) e della loro identità religiosa, condusse a reazioni molto diverse, che spaziarono dalla nostalgia per un passato mitico all'emulazione dei gusti occidentali e dei sentimenti nazionalisti, fino all'appropriazione dei cliché orientalisti europei.

Informazioni pratiche:

Martedì 2 maggio 2023, ore 18:00 presso l'Institut français - Centre Saint-Louis

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata tramite il formulario online

La conferenza si terrà in lingua francese con traduzione simultanea in italiano.

Ciclo dell'École française de Rome

In partenariato con: Ambasciata di Francia in Italia – Palazzo Farnese, Institut français Italia , Museo Nazionale Romano, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Institut français – Centre Saint-Louis

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Vedere anche:

• La presentazione del ciclo delle Lectures méditerranéennes 2023