Giornata di studi "Coltivare nell’antichità"

École française de Rome, 9 gennaio 2024
Piazza Navona 62, sala conferenza

Giornata di studio organizzata da Marine Bretin-Chabrol e Maëlys Blandenet, con il supporto dell’EFR e dell’ANR (ANR-18-CE27-0002AgroCCol).

Grazie allo sviluppo dell’archeologia agraria e dell’archeobotanica, oggi la conoscenza delle pratiche agricole nell’antichità non si basa più esclusivamente sulle fonte letterarie che sono le opere degli « agronomi latini », i poemi didascalici di Esiodo o di Virgilio, o i trattati filosofici di Teofrasto, assieme ad alcune fonti iconografiche prese in prestito da una tradizione eclettica.

Da una decina d’anni, gli insegnamenti tratti da questi testi non possono più essere considerati come pratiche reali, valide per l’intero mondo greco-romano e nella totalità del bacino del Mediterraneo. Al contrario, La diversificazione della tipologia delle fonti ci ha consentito di affinare la conoscenza del contesto specifico in cui ogni precetto viene proposto, e di valutare meglio il grado di errore, di interpretazione artistica o di volontarismo ideologico che ogni autore inserisce nella sua opera.

Dal 2018, il progetto ANR AgroCCol riunisce un gruppo multidisciplinare di filologi, botanici, storici, archeologi e archeobotanici che studiano il rapporto tra testi e pratiche relative alla coltivazione di cereali e legumi.

La giornata di studio offrirà al gruppo di AgroCCol l’opportunità di presentare i risultati del proprio lavoro in occasione della pubblicazione ufficiale del sito web « Cultiver dans l’Antiquité : les céréales et les légumineuses ». Questo sito propone un’edizione digitale di un corpus greco e latino specificamente dedicato alle colture di cereali e legumi.

Esamineremo le sfide metodologiche e i contributi scientifici dell’edizione digitale di questo corpus tecnico e le prospettive che offre, principalmente per quanto riguarda l’identificazione delle piante coltivate nell’antichità, l’etnobotanica e l’ecocritica.

Al contempo, la ricerca condotta dal nostro gruppo si inserisce in un dinamica più ampio di rinnovamento degli studi sulle pratiche agricole nell’antichità grazie ad un approccio interdisciplinare. Abbiamo perciò deciso di ampliare lo spettro della nostra ricerca invitando colleghi la cui competenza in materie e campi disciplinari diversi (poesia didattica, storia dell’arte, archeologia delle villae romane, storia economica del mondo romano) ci incentiva ad approfondire il nostro tema iniziale. Ciascun relatore si focalizzerà sul rapporto tra la sua disciplina e i testi antichi sull’agricoltura, riflettendo sul modo in cui li utilizza e li critica, e sulle difficoltà che nascono da questa interazione.

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