"Questa penna, questa man, questo inchiostro." Centri di scrittura e scritture femminili nel Medioevo e nella prima Età moderna
École française de Rome, Piazza Navona
Du 19/04/2018 au 20/04/2018
Questa penna, questa man, questo inchiostro. Centri di scrittura e scritture femminili nel Medioevo e nella prima Età moderna
Il contributo delle donne alla storia intellettuale e culturale italiana nel Medioevo e nella prima Età moderna è al centro dell’attenzione degli studi di genere da alcuni decenni, ma rimane ancora in gran parte escluso dagli studi letterari, linguistici e storico-artistici. Anche gli studi di storia della scrittura continuano a presentare esclusivamente élites maschili sebbene non manchino autografi di letterate come Lucrezia Tornabuoni o Vittoria Colonna o Laura Battiferri Ammannati, per citare alcuni dei nomi più noti.
Considerate ai margini dell’alfabeto (ma l’alfabetizzazione non è problema di genere bensì di censo), le donne italiane invece hanno scritto, per ambizione letteraria o scientifica, per difendere i propri interessi economici, spesso per passione. Per molte donne il luogo dell’apprendimento della scrittura fu il monastero ed in alcuni di questi monasteri vi furono anche scriptoria. Per molte altre fu la famiglia ad offrire i rudimenti dell’istruzione, altre ebbero addirittura una scuola dove imparare a leggere e a scrivere.
Questo colloquio vuole essere l’occasione per arricchire l’ancora incompleto panorama sulla scrittura femminile presentando esempi di scriptoria monastici femminili, di mani di laiche, di consorti o figlie di re e governanti e persino la mano di una strega: Bellezza Orsini.
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