Roma capitale mondiale dell’agricoltura. Dall’Istituto Internazionale di Agricoltura alla FAO

EFR, Piazza Navona 62

Le 03/06/2015

Conferenza aperta al pubblico

Con una cerimonia tenutasi in Campidoglio, in presenza delle rappresentanze diplomatiche di oltre quaranta paesi, il mattino del 28 maggio 1905 si inaugurano i lavori della conferenza diplomatica che, una decina di giorni più tardi, avrebbe condotto alla nascita dell’Istituto Internazionale di Agricoltura. L’Italia gioca un ruolo di primo piano per il successo di un’iniziativa che vede mobilitarsi diverse figure di spicco del mondo intellettuale e politico dell’epoca. L’idea iniziale del progetto spetta però a David Lubin, cittadino statunitense originario della Polonia, convinto della necessità di creare un organismo centrale capace di federare e proteggere gli agricoltori su scala mondiale contro il potere dei monopoli industriali e commerciali.

 

Prima istituzione internazionale permanente con funzioni di tipo tecnico ed in materia economica, l’Istituto comincia effettivamente a funzionare nel 1908. Nel frattempo, l’odierna Villa Lubin è stata appositamente edificata all’interno del parco di Villa Borghese su progetto dell’architetto Pompeo Passerini che in quegli stessi anni partecipa al cantiere del Vittoriano. Presenza fisica, oltre che luogo di studio e di dibattito, il palazzo entra rapidamente a far parte del paesaggio romano: tappa obbligata delle visite ufficiali nella capitale, sarà al contempo la sede di diversi incontri mondiali su tematiche collegate all’agricoltura.

 

Queste vicende diventano lo specchio di mezzo secolo di storia dell’Italia sulla scena internazionale. Il periodo tra le due guerre è un esempio particolarmente interessante in tal senso: l’Istituto sviluppa le sue attività, anche in collegamento con la Società delle Nazioni, ma si trova al contempo coinvolto e condizionato dalle complesse relazioni tra quest’ultima ed il regime fascista. Alla fine del secondo conflitto mondiale, l’esperienza costruita nel corso di quattro decenni dall’Istituto Internazionale di Agricoltura avrà inoltre un ruolo fondamentale per arrivare alla decisione, presa nel 1949, di trasferire a Roma la sede mondiale della FAO.

 

Ore 14.30 – 16.30

 

Intervengono:

 

Niccolò Mignemi (École française de Rome), Dal sogno di un parlamento mondiale dell’agricoltura alla nascita dell’Istituto

 

Luciano Tosi (Università degli Studi di Perugia), L’internazionalismo difficile. L’Istituto tra fascismo e Società delle Nazioni

 

Emanuele Bernardi (Università degli Studi di Roma La Sapienza), L’Italia, la FAO e la riforma agraria, tra Stati Uniti ed Europa

 

 

Il programma può essere scaricato qui

Communicato stampa

 

Catégorie : La recherche
Publié le 20/05/2015 - Dernière mise à jour le 17/10/2017
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