I direttori delle Écoles françaises à l’étranger si sono riuniti questa settimana a Parigi per partecipare, il 2 dicembre, all'evento organizzato dal Ministero francese dell'Europa e degli Affari Esteri per celebrare gli 80 anni della Commissione consultiva per le ricerche archeologiche all'estero, più comunemente chiamata “Commissione degli scavi”. Creata nel 1945 dal generale de Gaulle su iniziativa di Henri Seyrig, ex membro dell’École française d’Athènes e archeologo specialista del Medio Oriente, questa commissione sostiene da allora, in un quadro di cooperazione internazionale, numerose operazioni condotte all'estero da università, il CNRS, i musei, dodici Unità miste degli istituti francesi di ricerca all'estero e le cinque Écoles françaises. Queste ultime svolgono un ruolo essenziale, grazie alla loro presenza di lunga data sul campo e ai loro solidi partnenariati locali, nella produzione di nuove conoscenze, nella formazione di giovani archeologi, nella pubblicazione delle scoperte e nella valorizzazione dei siti archeologici. Anche quest'anno la commissione degli scavi ha cofinanziato nove cantieri di archeologia antica e medievale in cui è impegnata l’École française de Rome, in Albania, Croazia, Italia, Serbia e Tunisia. L’École beneficia inoltre, per molte delle sue operazioni, del sostegno del fondo di dotazione Archéologie & Patrimoine en Méditerranée.

Questo soggiorno a Parigi è stato anche l'occasione per presentare le Écoles françaises à l’étranger, e in particolare i loro programmi di mobilità, dalle borse di studio per dottorandi alle residenze per ricercatori, passando per i posti di membro e l'aiuto alla creazione di progetti, durante un incontro all'École normale supérieure. In apertura, la proiezione del documentario Le fil d'Ariane ha ripercorso, dal Mediterraneo all'Estremo Oriente, la storia delle scuole, fondate tra la metà del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, e le loro attività fino ad oggi. Realizzato da Jean-Yves Bloch su un'idea di Nancy Berthier, direttrice della Casa de Velázquez, questo video sarà disponibile online all'inizio del 2026.

Sebbene le formazioni offerte durante tutto l'anno dall’École siano generalmente rivolte a dottorandi e post-dottorandi, ogni anno i membri preparano e coordinano un workshop d’iniziazione alla ricerca rivolto agli studenti di master. Alternando conferenze, discussioni sulle ricerche in corso e visite sul campo, il workshop permette agli studenti di scoprire la ricchezza delle fonti a disposizione degli storici a Roma e in Italia. Le candidature per partecipare, su un tema di storia della Roma moderna e contemporanea per quest'anno, sono aperte fino al 15 gennaio. 

Infine, la mostra documentaria sulla storia dell’École, ideata e realizzata per la “Notte dei 150 anni” a Palazzo Farnese lo scorso 27 settembre, vi aspetta dal 5 dicembre nella galleria situata al piano terra dell'edificio dell’École, a Piazza Navona. Questa nuova presentazione, adattata ai locali, mette in dialogo archivi, fotografie, stampa e video per raccontare il percorso di un'istituzione che prese impulso, alla fine del XIX secolo, dai ricchi scambi intessuti con il mondo accademico italiano. Nel corso degli anni, si è profondamente radicata nel suo paese ospitante, estendendo al contempo il suo campo d'azione al Mediterraneo. 

L’École chiuderà dal 23 dicembre sera fino al 1° gennaio incluso. In attesa di rivedervi nel 2026, vi porgo, insieme a tutto il personale dell’École, i miei migliori auguri per delle splendide feste di fine anno.

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