Bibliothèque de l'EFR, palais Farnèse (EFR/Ch. Mantuano)

Accanto ai 26 programmi strutturanti iscritti nella sua programmazione per una durata di 5 anni (2022-2026), l’École française de Rome accompagna ogni anno, in qualità di partner, diverse iniziative di ricerca candidate a dei bandi per l’ottenimento di finanziamenti specifici. Due nuovi progetti integrano così le attività dell’École. GRACEFUL17 si riferisce alle grazie concesse dalla Dataria apostolica nel XVII secolo e comporta una parte importante di informatica umanistica (digital humanities). Vincitore del bando dell’Agence nationale de la recherche e della Deutsche Forschungsgemeinschaft, il progetto associa l’École des chartes, le università di Reims-Champagne-Ardenne e di Francfort, rafforzando un partenariato già solido tra l’EFR ed il Deutsches historisches Institut in Rom (DHI). Stéphanie Mailleur-Aldbiyat ha ottenuto una borsa Marie Skłodowska-Curie per un progetto che condurrà all’École a partire dal 2024 su tema “Exploring the Urbanism of Roman Mediterranean Ports: from iconographic data to 3D reconstruction”. Allo scopo di incoraggiare e di facilitare queste presentazioni di progetti nel contesto scientifico dell’EFR, diversi dispositivi di sostegno sono proposti ai ricercatori: un workshop di costruzione del progetto con selezione preliminare sulla base di una pre-proposta per i giovani ricercatori che intendono presentare una candidatura alle borse Marie Skłodowska-Curie con l’EFR come host institution; il bando « Impulsion » per preparare una candidatura presso un’agenzia di finanziamento in partenariato con l’EFR. Questi bandi sono attualmente aperti, insieme a quelli per le borse (dottorandi), per le borse in storia e teoria delle arti in partenariato con l’Accademia di Francia a Roma (dottorandi e giovani dottori), per l’ottenimento di un contratto dottorale di un’università francese in partenariato con l’École e per un contratto postdottorale nell’ambito del progetto Rebuilding the World, Society, and Human Identity (1939-1958): The Global Perspective of the Vatican Archives.

Tra i servizi per la ricerca offerti dall’École, la biblioteca mantiene un posto essenziale. Già da molti mesi, questa s’impegna a sviluppare la sua offerta di servizio a distanza. Il suo catalogo si arricchisce ogni giorno di referenze a risorse digitali con testi integrali, buona parte dei quali sono accessibili senza necessità di essere iscritti alla biblioteca, mentre un elenco di datebase in abbonamento completa l’offerta per coloro che dispongono di una carta di lettore. Il catalogo Farnèse consente inoltre da un po’ di tempo di visualizzare delle collezioni virtuali: tavoli di esposizioni settimanali e liste mensili di nuovi arrivi in catalogo (sezione « Exposition et ‘bollettino’ »); un servizio di “document delivery” permette a tutti (anche ai non iscritti) di sollecitare la digitalizzazione e l’invio di una fonte. Sempre più iniziative che fanno uscire la biblioteca dalle sue mura e che consentono di rendere le collezioni accessibili ad un numero di persone sempre maggiore.

Infine, a partire da questo mese, l’École entra nel periodo di celebrazione del suo cento cinquantenario, poiché tre decreti ne hanno scandito la fondazione: quello del 25 marzo 1873 crea una sezione romana dell’École française d’Athènes che, con il decreto del 26 novembre 1874, prende il nome di École archéologique de Rome; un anno più tardi, il decreto del 20 novembre 1875 istituisce l’École française de Rome, ente pubblico autonomo di archeologia e di storia. Membri e collaboratori dell’École française d’Athènes e de Rome si ritroveranno il 31 marzo prossimo nell’ambito di una giornata di studi che, in occasione di questo anniversario, permetterà, partendo da questi legami storici, d’immaginare delle collaborazioni rinnovate per il futuro.