Bibliothèque de l'EFR, palais Farnèse (EFR/Ch. Mantuano)

Nel corso dell’anno, la rubrica “candidater" del sito web dell’École française de Rome vi permette di conoscere l’insieme dei dispositivi di accoglienza dell’istituto, che voi siate studenti che desiderano intraprendere un percorso di tesi, dottorandi, giovani dottori o titolari dell’insegnamento superiore e della ricerca. Questo mese, l’École si rivolge, come lo scorso anno nello stesso periodo, a coloro che vogliono candidarsi a delle borse post-dottorali Marie Skłodowska-Curie. Troverete sul sito web una presentazione del contesto e dell’inquadramento scientifico proposto dall’istituzione. Aspettiamo i pre-progetti dei candidati entro la fine del mese di marzo, in seguito, con la collaborazione dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, un atelier specifico sarà organizzato online il 6 giugno prossimo. Questo consentirà ai candidati preliminarmente selezionati in base alla corrispondenza dei loro progetti con le aspettative del dispositivo e alla loro corretta iscrizione all’interno degli ambiti scientifici dell’École, di preparare il loro dossier in coordinazione con quest’ultima, scelta come “host institution”. Altri bandi sono attualmente online, in particolare quello per le borse (dottorandi) del secondo semestre e quelle, attribuite in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma, per delle ricerche dottorali e post-dottorali incentrate sull’arte dal Rinascimento ai giorni nostri.

La 7^a edizione dell’atelier di archeologia, il mese scorso, ha consentito anche quest’anno ai responsabili di una ventina di cantieri in corso all’École e al Centre Jean Bérard di far conoscere le loro scoperte. L’appuntamento era ancora più importante dal momento che i precedenti atelier erano stati fortemente perturbati dalla pandemia nel 2021 e 2022. Tutti i colleghi sono stati entusiasti di ritrovarsi per discutere dell’attualità delle ricerche in un settore che conta, all’École, 9 programmi strutturanti di cui molteplici missioni sostenute dal ministero dell’Europa e degli affari esteri francese. Delle operazioni più mirate e delle associazioni sono altresì regolarmente selezionate dal Comitato di coordinazione della politica scientifica e alcuni progetti beneficiano dei finanziamenti specifici dell’Agence nationale de la recherche. L’insieme mostra un’archeologia dai terreni, dagli interrogativi e dai metodi diversificati, che attua varie forme di interdisciplinarietà e abbraccia una cronologia estesa dalla preistoria al medioevo. Questa diversità costituisce la ricchezza della comunità di ricerca unita attorno a questi atelier che favoriscono i confronti, le comparazioni e la condivisione di strumenti. I risultati delle campagne sono annualmente pubblicati nel Bulletin archéologique des Écoles françaises à l’étranger. Si può trovare inoltre qualche descrizione di queste attività nel blog di ricerca dell’École nella rubrica “archéologie”.

Infine, per coloro che sono presenti a Roma questo mese, segnalo che la mostra L’Ottocento a Villa Farnesina, che comprende una sezione dedicata all’École a palazzo Farnese (1875), è aperta fino al 25 febbraio, e che una visita guidata sarà proposta domenica 12 febbraio. Un’occasione da non perdere per scoprire sia le decorazioni del XIX secolo della Villa che la storia di Roma capitale d’Italia attraverso dei punti di vista e dei documenti originali.