Il miglioramento della situazione sanitaria consente ormai una ripresa più intensa delle attività fino alla chiusura dell’École il 7 agosto e, soprattutto, permette di preparare il rientro nella prospettiva di riapertura delle nostre sedi al pubblico, avendo cura di salvaguardare il personale e gli utenti da ogni rischio. Prevediamo di riprendere progressivamente, da settembre, gli incontri scientifici, l'accoglienza dei ricercatori e di riaprire la biblioteca ai lettori secondo delle modalità che saranno precisate al rientro. Per questa ragione la campagna di candidatura per le borse dell'École française de Rome per il primo semestre 2021 sarà lanciata nel corso delle prossime settimane. Grazie a questo dispositivo, essenziale per la sua missione di formazione, l’École sostiene ogni anno circa 150 dottorandi che beneficiano, per realizzare le loro ricerche, di un soggiorno di un mese il più vicino possibile al loro terreno di studi o ai loro archivi, in Italia. A queste si aggiungono 8 borse per degli storici dell'arte, attribuite in partenariato con l'Accademia di Francia a Roma.

Il 18 giugno il consiglio scientifico e il consiglio d'amministrazione dell'EFR si sono tenuti in videoconferenza. Il rapporto d'attività e il bilancio sociale 2019 che vi sono stati presentati sono disponibili online. La selezione dei progetti ricevuti in risposta al bando “Impulsion”, lanciato per la prima volta quest'anno, è stata convalidata. Su 22 proposte, 6 sono state accettate, ovvero 2 per sezione (Antichità, Medioevo e Epoche moderna e contemporanea). L'EFR accompagnerà queste équipes per un periodo compreso tra 12 e 18 mesi, con l'obiettivo di aiutarle a deporre, in partenariato con lei, dei progetti presentati per il finanziamento all'Agence nationale de la recherche, all’European Research Council o presso altri organismi e fondazioni che sostengono la ricerca in scienze umane e sociali. 

Nicolas Laubry, maître de conférences in storia antica all'Università di Paris-Est Créteil, Direttore degli studi per l'Antichità e responsabile del servizio archeologico dal 2017, è stato riconfermato nelle sue funzioni per un secondo mandato di tre anni.  In qualità di referente dell'EFR per il digitale e la scienza aperta, collabora anche con l'ingegnere di ricerca incaricato del passaggio al digitale delle Écoles françaises à l’étranger per definire una strategia e dare impulso alle azioni in questo ambito essenziale della vita scientifica. I consigli sono stati anche l'occasione di salutare il responsabile della biblioteca, Clément Pieyre, che raggiungerà a settembre la biblioteca Diderot di Lione. Siamo felici delle nuove e floride prospettive professionali che si aprono per lui, dopo 5 anni trascorsi all'École française de Rome in qualità di responsabile della biblioteca: egli ha saputo guidarla con discernimento, rigore e perseveranza nel grande progetto di trasformazione, dalla revisione della strategia documentaria alla ridistribuzione delle collezioni, passando per il piano di invio al macero, l'accrescimento delle risorse informatiche ed il lancio del progetto di re-informatizzazione che sarà portato avanti in collaborazione con l’École française d’Athènes. Cécile Martini, direttrice delle biblioteche, presso il Service Commun de la Documentation de l’Université de Lille, gli succederà al rientro. Presenteremo il suo percorso nella newsletter di settembre, insieme agli altri movimenti del personale, i sei nuovi membri scientifici nominati e le assegnazioni dei membri uscenti.

Auguro a tutte e a tutti un buon riposo estivo, nell'attesa di ritrovarvi a settembre in un contesto che ci auguriamo tutti meno turbolento e più propizio allo svolgimento senza ostacoli delle nostre attività, con l'insieme dei nostri partners in Italia, in Francia e all'estero.

Lire le mot en français →