“Luogo di accoglienza e di incontri scientifici, questo edificio contribuisce da cinquant'anni al prestigio dell'École française de Rome”. È quanto si legge oggi, entrando nel vestibolo del palazzo al civico 62 di Piazza Navona, sulla targa commemorativa dell'inaugurazione di questa seconda sede dell'École, avvenuta il 2 dicembre 1975 in occasione del centenario dell'istituzione. Le diverse fasi dei lavori e della ristrutturazione che hanno permesso all'École di utilizzare appieno questi spazi per sviluppare le sue missioni di accoglienza e di incontri scientifici, succintamente ricordate da questa targa, sono oggetto, nel cortile, di pannelli espositivi illustrati che ne descrivono la storia. È infatti attorno a questa storia che è stato costruito il programma delle giornate e delle serate del 16 e 17 maggio, il primo degli eventi in programma nel 2025 per il centocinquantesimo anniversario dell'École, al fine di valorizzare questo patrimonio, nonché il ruolo fondamentale che ha svolto e continua a svolgere grazie alle attività che ospita, che rende possibili e che, talvolta, ispira. Più di 1.200 visitatori hanno approfittato di questa apertura eccezionale, delle mostre, delle visite guidate alla zona archeologica, delle esibizioni e delle animazioni, in un'atmosfera festosa e conviviale. Questo successo, che testimonia il radicamento dell'École nella vita culturale romana, è il risultato del notevole impegno del personale di tutti i servizi, senza la cui partecipazione questa organizzazione non sarebbe stata possibile. Li ringrazio di cuore. È ora il momento di preparare l'evento che si terrà a Palazzo Farnese il 27 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, insieme alle équipe dell'Ambasciata di Francia in Italia.

Questo mese si riuniranno le commissioni di selezione degli studenti che beneficeranno, all'inizio del prossimo anno accademico e per tre anni, di un contratto di dottorato presso l'École, in collaborazione con un'università francese. La trentina di candidature ricevute per l'insieme dei dispositivi – un contratto assegnato nell'ambito della Rete delle Écoles françaises à l’étranger o quelli legati ad accordi specifici stipulati con le università di Aix-Marseille, Paris 1 Panthéon-Sorbonne e Sorbonne Université (quest'ultimo istituito per la prima volta quest'anno) – testimonia la vitalità degli studi di dottorato condotti con il sostegno e l'accompagnamento scientifico dell'École nelle sue aree geografiche di competenza.

Le ultime sessioni dell'anno dei seminari “Archivi Pio XII”, “La fabbrica consolare” e “Segni, contrassegni e identità tra Antichità e Medioevo” si terranno anch'esse questo mese. In questa lettera vi presentiamo anche le attività dei membri in questa fine dell'anno accademico, dalla partecipazione alle operazioni archeologiche alla diffusione delle conoscenze, passando per l'organizzazione di incontri scientifici.

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