In un contesto sanitario ancora incerto e in evoluzione, l’École française de Rome riprende il filo dei suoi progetti. L’École accoglie nuovamente al suo interno dei dottorandi, dei ricercatori e degli incontri scientifici.

Sin dal mese di luglio, poi al rientro dalla pausa estiva il 24 agosto, l’equipe e i servizi dell’École si sono mobilitati per preparare la riapertura della residenza di piazza Navona, degli spazi per le manifestazioni e della biblioteca. In questo modo, nel rispetto delle misure sanitarie che, per assicurare la sicurezza di tutti, ci impongono numerosi vincoli, l’École ha ripreso, dal 31 agosto, l’accoglienza delle formazioni dottorali e post-dottorali, cominciando con la 4^a edizione dell’atelier d’introduzione alle fonti di diritto romano. Questo atelier riunisce 12 giovani ricercatori dai percorsi disciplinari e internazionali diversi per seguire una formazione unica sull’uso delle fonti giuridiche, in relazione con le fonti documentarie del fondo Volterra. In questa occasione, è stato reso un omaggio a Jean-Louis Ferrary, ex membro dell’EFR e accademico scomparso il 9 agosto scorso; egli fu uno dei promotori di questo atelier al quale avrebbe dovuto partecipare anche quest’anno, e un eminente collaboratore dell’École in diversi ambiti.

Dal 1° settembre, i borsisti dottorandi tornano nuovamente all’École e nella sua biblioteca. Quest’ultima riaprirà ugualmente le sue porte ai lettori esterni all’istituzione a partire dal 14 settembre, unicamente su prenotazione. Resta l’impossibilità di organizzare delle manifestazioni su larga scala, sia per quanto riguarda il numero di relatori che per il pubblico, poiché la sala conferenze non potrà accogliere più di una trentina di persone. Di conseguenza, gli incontri nelle nostre sale saranno, nei mesi a venire, ancora esclusivamente degli atelier di formazione, dei seminari, delle giornate di studi in formato ridotto ma che sarà tuttavia possibile aprire ad una partecipazione più numerosa grazie alla diffusione diretta online che permetterà di assistere a distanza. Infine, grazie ai nostri partener, riprendiamo questo mese il ciclo delle Lectures méditerranéennes che avevamo dovuto interrompere in primavera e avremo il piacere di accogliere di nuovo a Roma Ali Benmakhlouf per il seguito dei suoi « viaggi filosofici ». Speriamo così di ritrovare progressivamente un ritmo di attività più ordinario.

L’inizio dell’anno accademico è, come sempre, segnato da dei movimenti di personale.  Tra i 18 membri scientifici salutiamo le partenze di Bertrand Augier, Bruno D’Andrea, Charles Davoine, Séverin Duc, Alison Pereira et Guillaume Saint-Guillain. Marie Bossaert ha terminato il suo soggiorno in qualità di ricercatrice del CNRS accolta all’EFR; Carole Mabboux, membro scientifico uscente, resterà all’École con questo stesso status quest’anno. La campagna di reclutamento nelle università francesi, tenutasi prima dell’estate, ha consentito a tre membri di essere selezionati quest’anno su un posto di maître de conférences (università di Nantes, di Reims et di Saclay). Sette nuovi membri hanno preso servizio il 1° settembre: Pauline Cuzel (L’amministrazione dell’Africa proconsolare dalla fine dell’epoca repubblicana al IV secolo), Arthur Hérisson (L’internazionalismo contro-rivoluzionario, 1847-1876), Guillaume de Méritens de Villeneuve (La moneta nella crisi della Repubblica romana), Nicolas Minvielle Larousse (La produzione argentifera in Sardegna nel Medioevo), Élodie Paris (La moneta in Gallia Cisalpina), Daniela Trucco (Socio-antropologia delle naturalizzazioni italiane) et François Wallerich (Aldobrandino da Toscanella, predicatore nell’Italia centrale nel XIII secolo).

Sophie Duthion lascia il servizio delle pubblicazioni fino al prossimo dicembre per raggiungere l’Institut français du Proche-Orient nel Libano. In biblioteca, salutiamo la partenza in pensione, dopo 37 anni di servizio, di Adriano Serecchia, al quale esprimeremo la nostra riconoscenza e la nostra amicizia in occasione del cocktail di rientro, il 10 settembre prossimo. Questa sarà inoltre l’occasione per tutto il personale di conoscere Cécile Martini, che ha sostituito dal 1° settembre Clément Pieyre alla direzione della biblioteca. Direttrice delle biblioteche, fino ad oggi esercitava le sue funzioni presso il Service Commun de la Documentation dell’Università di Lille. La sua solida esperienza nel campo della direzione di biblioteche, d’inquadramento del personale e di gestione delle collezioni, oltre alle competenze acquisite nel corso del suo percorso professionale nel campo delle scienze umane e sociali, le permetteranno di portare a termine molteplici progetti, in continuità con l’orientamento che ha guidato la politica documentaria di questi ultimi anni: re-informatizzazione, sviluppo delle fonti digitali e dei servizi ai ricercatori. Infine, Francesca Romana Posca si è unita al servizio comunicazione per uno stage fino al mese di dicembre 2020.

Auguro ad ognuno e ad ognuna una buona ripresa delle attività che, pur mettendo in campo gli adattamenti necessari, permetta di riprendere il dinamismo della ricerca, dei progetti individuali o collettivi ambiziosi e la vivacità degli scambi scientifici.

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