Seminario delle EFE sul digitale, presso la Casa de Velázquez a Madrid (ottobre 2019)

La ripresa delle attività si apre con un programma di incontri e di accoglienza scientifica particolarmente intenso questo autunno, tenendo conto da un lato delle diverse riprogrammazioni dovute alla situazione sanitaria degli ultimi mesi e, dall’altro, della prossima chiusura, a dicembre 2021, dei programmi di ricerca dell’attuale contratto quinquennale dell’EFR.

Tra le manifestazioni del mese di settembre, segnaliamo in particolare il seminario del Réseau des Écoles françaises à l’étranger (ResEFE) che si terrà quest’anno a Roma il 28 e il 29 settembre. Eccezionale dispositivo di sostegno al servizio delle missioni dell’istituzione, il ResEFE permette, grazie al suo servizio comune, di amplificare le iniziative dell’EFR, soprattutto nel campo del digitale, della scienza aperta e della divulgazione dei risultati della ricerca. Questo seminario riunisce ogni anno, attorno ad un tema differente, dei relatori invitati dalle cinque Écoles che compongono il Réseau con lo scopo di fare un bilancio delle loro azioni, di favorire le convergenze e di definire dei futuri orientamenti comuni. Le collaborazioni tra le Écoles françaises à l’étranger e le istituzioni museali nei campi della ricerca, della valorizzazione e della formazione sono stati scelti quest’anno come tema di riflessione federatore. Sarà possibile assistere ad alcune tavole rotonde online, su iscrizione, e di venire a vedere sul posto, nei locali di piazza Navona, documenti e video su alcune delle realizzazioni più significative che associano le Écoles françaises à l’étranger e i musei.

Accanto ai numerosi borsisti e ricercatori residenti attesi al rientro e nelle settimane che seguiranno, l’École accoglierà quattro nuovi membri scientifici a partire dal 1° settembre: Clément Bady (Culture et compétition parmi les Grecs de la cour impériale  de 31 av. à 235 apr. J.-C.), Eukene Bilbao Zubiri (La coroplathie dans les « cités achéennes » de Grande Grèce, VII^e-V^e s. av. J.-C.), Pierre-Bénigne Dufouleur (Mobilité sociale et ascension politique de la famille della Rovere à la fin du Moyen Âge) e Lana Martysheva (Rome et l’actualité des guerres de Religion françaises). Viva Sacco, Annalaura Turiano, Hugo Vermeren lasceranno invece l’istituzione, mentre Philippe Lefeuvre, che ha ugualmente terminato il suo soggiorno in qualità di membro scientifico, prolungherà le sue attività all’EFR come ricercatore del CNRS per un anno. Nell’ambito del ResEFE, un nuovo dispositivo permetterà, a partire da quest’anno accademico, a degli enseignants-chercheurs delle università francesi di effettuare un periodo di mobilità da sei mesi ad un anno accolti "en délégation" all’École. L’obiettivo è la presentazione di progetti (ANR, ERC o altri) in partenariato con l’EFR e coerenti con la sua strategia scientifica. Questa possibilità è aperta in priorità ai colleghi impegnati nei progetti progetti "Impulsion” e nei programmi strutturanti  iscritti al quinquennale dell’École.

Come annunciato nella newsletter di luglio scorso, Laura Pettinaroli, docente (maîtresse de conférences) in storia contemporanea all’Institut catholique de Paris, arriva all’École alla direzione degli studi per le epoche moderna e contemporanea a partire dal 1° settembre. In particolare, coordinerà il nuovo programma di ricerca “Rebuilding the World, Societies, and the Human Person (1939-58). The Global Perspective of the Vatican Archives”, selezionato dall’Agence nationale de la recherche quest’estate. A Napoli, Valérie Huet, professoressa di storia antica all’Université de Bretagne Occidentale, assume la carica di direttrice del Centre Jean Bérard. Sarà co-responsabile di un programma strutturante dell’École, “Image et rituel dans l’Italie et la Sicile antiques” nell’ambito del prossimo contratto quinquennale a partire dal 2022. Infine, Richard Figuier, responsabile delle pubblicazioni dell’EFR da febbraio 2007, lascerà il suo posto questo mese per andare in pensione. Coordinatore del servizio delle pubblicazioni dell’EFR e della Casa de Velázquez dal 2016, Richard Figuier ha contribuito nel corso di questi anni allo sviluppo di una delle missioni principali dell’istituzione, la diffusione della ricerca. Potendo contare sulla sua profonda conoscenza del mondo dell’edizione, ne ha accompagnato le evoluzioni fino alla nuova collezione intitolata “Lectures méditerranéennes”, lanciata quest’anno con successo. Gli auguriamo il meglio per le sue nuove attività.

Il cantiere di restauro delle facciate e dei tetti del palazzo Farnese prosegue secondo il calendario previsto. I lettori della biblioteca saranno regolarmente informati delle conseguenze sulla chiusura delle sale al terzo piano e sull’accesso temporaneamente sospeso ad alcune collezioni.

Auguro a tutte e a tutti un buon rientro, ricco di scambi, di scoperte e di nuovi progetti.

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